I pettegolezzi dell’ufficiale di polizia portano al licenziamento del dipendente RTC

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Un agente del Servizio di Polizia della Città di Quebec (SPVQ), le cui chiacchiere hanno causato la perdita del lavoro ad un lavoratore della Capital Transport Network (RTC), viene sanzionato per aver violato il suo giuramento di segretezza.

Con una decisione emessa il 15 ottobre, il Tribunale amministrativo di etica della polizia ha imposto all’agente Maxime Kremer-Gauthier una sospensione senza retribuzione di tre giorni, la sanzione più severa per questo tipo di cattiva condotta etica.

I fatti su cui si è pronunciata la Corte risalgono al 7 gennaio 2020. Quel giorno, l’agente di polizia SPVQ è chiamato a recarsi nel quartiere di Beauport, in Quebec, in seguito ad un incidente stradale.

Ispettore di RTC

Anche se nessun autobus da RTC è stato coinvolto, sul posto si è recato anche un ispettore della compagnia di trasporti, Jean Pelletier, per accertarsi che gli autobus potessero continuare a circolare il più normalmente possibile nella zona.

Ad un certo punto, l’agente Kremer-Gauthier va a incontrare il signor Pelletier. Senza identificarsi, l’ufficiale di polizia chiede all’ispettore se conosce qualcuno di nome Patrick Moreau che, secondo le sue informazioni, lavora presso RTC.

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All’epoca dei fatti l’agente di polizia dell’SPVQ aveva tre anni di esperienza a tempo pieno. (Foto d’archivio)

Foto: Radio-Canada / Alexandre Duval

L’ufficiale informa l’ispettore che il signor Moreau è stato arrestato più volte per guida di un autoveicolo mentre gli era stata sospesa la patente.

Sulla base delle informazioni fornite dall’ufficiale di polizia, Jean Pelletier consulta il registro degli autisti di autobus della RTC. Si accorge che lì non compare il nome di Patrick Moreau.

L’ispettore decide allora di chiamare un collega caposquadra, il quale gli rivela che Patrick Moreau lavora nella manutenzione. Aggiunge che recentemente il dipendente ha dovuto guidare un autobus come parte delle sue mansioni.

Investigazione

Nei giorni successivi le autorità RTCinformato della situazione, ha convocato Patrick Moreau ad un incontro. Il 5 febbraio 2020, a seguito di un’indagine interna, il dipendente è stato licenziato.

Il Tribunale amministrativo per l’etica della polizia ritiene che Maxime Kremer-Gauthier sia responsabile di questo licenziamento. Lo accusa di aver violato il giuramento di segretezza rivelando a terzi informazioni ottenute nel corso del suo lavoro.

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Prima del suo licenziamento, Patrick Moreau lavorava come addetto alla manutenzione dei veicoli presso l’RTC. (Foto d’archivio)

Foto: per gentile concessione di RTC

L’agente ha così violato il Codice Etico degli Agenti di Polizia del Quebec, in particolare l’articolo 7, che impone agli agenti di polizia di rispettare l’autorità della legge e dei tribunali.

Sebbene la missione dell’agente di polizia sia quella di far rispettare la legge, ci si aspetta che dia l’esempio e, quindi, si sforzi di rispettarla. Quando viola questo principio, offusca l’immagine della funzione di polizia e mina la fiducia del pubblico in essa. si legge nella decisione della Corte.

Conseguenze importante

Conclude inoltre che l’agente Kremer-Gauthier ha violato la vita privata di Patrick Moreau, contribuendo così ad essa minare l’autorità della legge sotto più di un aspetto.

Inoltre, la sua cattiva condotta ha creato una “vittima” che ha subito conseguenze rilevanti, vale a dire la perdita del posto di lavoro, che rientra nella contestuale gravità della colpa e deve essere considerata nella determinazione della sanzione.rileva la Corte.

>>Autobus RTC nel traffico durante una nevicata.>>

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L’RTC ha licenziato Patrick Moreau per aver guidato uno dei suoi veicoli mentre la sua patente era stata sospesa. (Foto d’archivio)

Foto: Radio-Canada / Olivia Laperrière-Roy

Pur riconoscendo che il sig. Moreau è parzialmente responsabile del suo licenziamento per non aver informato il suo datore di lavoro della sospensione della sua patente di guida, la Corte ritiene che questo fatto non sia tale da influenzare la sanzione da infliggere al poliziotto.

Non spettava all’agente Kremer-Gauthier interferire nel rapporto datore di lavoro-dipendente. Con il suo intervento ha accelerato le cose e ha provocato le conseguenze che conosciamo e che altrimenti non si sarebbero verificate. Tuttavia, è a causa dell’indiscrezione dell’agente Kremer-Gauthier che il signor Moreau è stato licenziato.sottolinea la Corte.

Difesa respinta

Non accetta la scusa addotta dal poliziotto per giustificare il suo comportamento, e cioè che ha agito per impedire la commissione di un reato. La sentenza precisa al riguardo che la patente del dipendente licenziato è stata sospesa per mancato pagamento dei tributi dovuti all’atto del suo rinnovo, e non a seguito di infrazione al Codice della Sicurezza Stradale.

Stanco di vedere il signor Moreau continuare a guidare nonostante la sospensione della sua patente, l’agente Kremer-Gauthier ha deciso di provare a porre fine a questa infrazione meno grave fermando il signor Pelletier, per dare una lezione al signor Moreau, sapendo molto bene che le informazioni rivelate non si fermassero quiafferma la Corte.

>>Un'auto di pattuglia del dipartimento di polizia di Quebec City con le luci lampeggianti accese la sera, in inverno.>>

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La Corte critica l’agente dell’SPVQ per aver offuscato l’immagine delle forze di polizia e scosso la fiducia del pubblico in esse. (Foto d’archivio)

Foto: Radio-Canada / Guillaume Croteau-Langevin

Secondo lui, la gravità della colpa commessa dall’ufficiale di polizia nonché dal malafede cosa che ha dimostrato incoraggiando Patrick Moreau in modo indiretto a rispettare la legge che richiede una sanzione esemplare.

La mancanza di esperienza di Maxime Kremer-Gauthier all’epoca dei fatti, la sua incensura in materia di cattiva condotta etica e l’assenza di spirito di vendetta costituiscono tuttavia elementi attenuanti di cui tenere conto nella determinazione della sanzione.

La Corte impone quindi all’agente di SPVQ una sospensione senza retribuzione di tre giorni lavorativi di otto ore per aver violato il dovere di discrezione.

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