SEEN EQUAL-E SEEN EQUALITY Progetto sociale PPP – Piattaforma Progressista Panafricana Sezione Senegal
Legislativo 2024: spostare le decisioni verso il progresso sociale panafricano
See equal-e Seen equality e la sua piattaforma progressista panafricana rimangono fedeli alla loro posizione iniziale durante le elezioni presidenziali. Lo abbiamo offerto ai partiti, alle coalizioni di sinistra e a tutte le persone progressiste di buona volontà che potessero appropriarsene o influenzare i loro programmi o concezioni. Pertanto, 7 partiti, tra cui 6 candidati alla presidenza, hanno appoggiato la sua piattaforma e si sono impegnati a trarne ispirazione per il loro programma.
Seen Égal-e Seen Égalité non presenterà una lista alle elezioni legislative ma, preoccupato per l’interesse generale e in rottura con l’era neocoloniale, raccomanda a tutti i nostri compatrioti di consultare il suo progetto sociale e di rivendicare queste opzioni alle 41 coalizioni e i candidati a vice. Invitiamo i senegalesi a trarne ispirazione per l’avvento di una terza repubblica e per uno sviluppo egocentrico progressista panafricano, ambientalista e femminista.
Seen Égal-e Seen Égalité si aspetta il risveglio della speranza rivoluzionaria, ancora forte o diffusa in diversi settori della nostra popolazione. Questa convergenza riecheggia anche le speranze delle nostre masse svantaggiate, di vedere le loro aspirazioni essenziali e fondamentali risolte e l’avvento di un’era armoniosa e prospera.
Il progetto Seen Égal-e, Seen Égalité, per rompere con le strutture neocoloniali, sostiene un’assemblea costituente per l’avvento di una terza repubblica. Questa assemblea è il mezzo più democratico per trasformare la nostra società per affrontare le sfide del 21° secolo e superare le nostre disfunzioni e squilibri istituzionali. Seenegal-e sostiene i fondamenti istituzionali della Conferenza Nazionale del Senegal e la Carta della Governance Democratica. Tuttavia, una nuova costituzione migliorerebbe quella del 2001 e sarà più in linea con le aspirazioni popolari integrando, tra le altre cose, il diritto all’acqua, i diritti economici, sociali e culturali e le modalità tradizionali di regolamentazione della convivenza e contro il dispotismo.
Questa assemblea costituente accelererà l’unificazione politica panafricana, metterà fine all’iperpresidenzialismo e consentirà l’avvento di una democrazia parlamentare decisamente africana, con una netta separazione dei poteri legislativo, giudiziario ed esecutivo repubblicano. Il Parlamento deve essere composto solo da deputati, senza cumulare altre funzioni. Il 10% dei deputati può arrivare anche da un sorteggio nazionale. Chiunque, raggiunta la maggiore età, dovrebbe poter essere consigliere o deputato comunale e apprendere il decoro dell’Assemblea. Potremmo introdurre meccanismi deliberativi e decisionali e diverse categorie giuridiche provenienti dalle nostre tradizioni e consuetudini, salvaguardando la laicità della Repubblica. Sarebbe inoltre necessario modificare la legge organica del 1992, che definisce le competenze del Consiglio costituzionale, e garantire che l’indipendenza dei suoi membri ricada esclusivamente su prerogative esterne all’esecutivo, che non possono in alcun modo interferire con la loro nomina e il loro mandato. decisioni.
Questa originaria governamentalità deve garantire la separazione dei poteri e la tutela dei diritti e delle libertà dei cittadini. Questa modalità di governo è al servizio dello sviluppo nazionale e popolare che rompe con il sistema neocoloniale. Dovremo anche rompere con l’adozione cieca del principio della competizione elettorale capitalista che impone un consenso monco, escludendo l’immaginazione di un’altra società, basata sull’altruismo, sull’uguaglianza e sulla solidarietà.
Cerchiamo di essere coscienti, lucidi e responsabili di fronte alle promesse incantatrici. Continuiamo la transizione dirompente, rivendicando le questioni fondamentali di uguaglianza contenute nella nostra opzione. Sono prerequisiti per qualsiasi cambiamento qualitativo nel nostro sviluppo sostenibile.
Il nostro progetto sociale riposizionerà il nostro Paese in un’Africa più sovrana e contribuirà coraggiosamente alla sua unità.