Guy Marius Sagna, deputato: “Abbiamo cambiato presidente, primo ministro… ma il sistema è ancora lì” – Lequotidien

Guy Marius Sagna, deputato: “Abbiamo cambiato presidente, primo ministro… ma il sistema è ancora lì” – Lequotidien
Guy Marius Sagna, deputato: “Abbiamo cambiato presidente, primo ministro… ma il sistema è ancora lì” – Lequotidien
-

Deputato all’Assemblea nazionale con i colori del partito Pastef, Guy Marius Sagna ha dipinto un quadro contrastante della situazione politica e giudiziaria in Senegal. In un’intervista a “Jeune Afrique”, il parlamentare riconosce i cambiamenti nelle figure dei capi di Stato, ma deplora la persistenza di un sistema profondamente radicato.

Di Ousmane SOW – “La mia lotta non è contro gli uomini, ma contro il sistema.” Questa dichiarazione, emblematica della politica di Ousmane Sonko, continua a risuonare mentre il leader del partito Pastef si sforza di trasformare profondamente il panorama politico senegalese. “Cambiare il sistema” divenne addirittura uno degli slogan centrali che portarono Pastef al potere. Tuttavia, due mesi e mezzo dopo la nomina di Bassirou Diomaye Faye, è chiaro che il sistema è più tenace del previsto. Nonostante il cambio di governo e la nomina di numerosi membri del Pastef a posizioni chiave, il sistema in vigore mostra una resilienza inaspettata.
Guy Marius Sagna, consapevole di questa realtà, lo ha sottolineato durante un’intervista a Jeune Afrique. “Abbiamo condotto una campagna per un decennio attorno a un leitmotiv volto a cambiare il sistema. Ma il sistema in questione è ancora lì. Abbiamo cambiato Presidente della Repubblica e Primo Ministro; sono cambiati anche i ministri e i direttori di alcune amministrazioni o aziende pubbliche. Ma non si deve concludere da ciò che il sistema si riduca a questo. Questo sistema esiste ancora”, ha lamentato Guy Marius Sagna.
Inoltre, il parlamentare non usa mezzi termini quando parla dei recenti arresti di giornalisti sotto l’attuale regime. Guy Marius Sagna indica un sistema oppressivo, ricordando le proprie esperienze di persecuzione sotto Macky Sall, quando era all’opposizione. “In tribunale siedono ancora gli stessi pubblici ministeri che mi hanno mandato in prigione sei volte, sotto il regno di Macky Sall”, ritiene il deputato Pastef.
Tuttavia non perde la speranza ed è ottimista riguardo alle riforme in corso. La Conferenza Nazionale per una Giustizia Riformata e Modernizzata rappresenta, per lui, un passo cruciale verso una trasformazione profonda. “La Conferenza nazionale per una giustizia riformata e modernizzata, che si è appena tenuta, deve portarci a valutare i cambiamenti da apportare al sistema giudiziario che abbiamo trovato quando siamo saliti al potere. Il “Progetto” di Pastef mira in particolare a garantire il rispetto della piena libertà di stampa. Saremo intransigenti su questo punto, fermo restando che questa libertà deve essere esercitata in modo responsabile”, ha aggiunto.

#Senegal

-

PREV Benmoussa risponde alla polemica sulle tasse universitarie private
NEXT Saint-Michel-de-Bannières. Porte aperte e buon umore in biblioteca