CASO. “Non esiste attività industriale peggiore”: la natura francese è un ambiente ostile alla riapertura delle miniere in Francia

CASO. “Non esiste attività industriale peggiore”: la natura francese è un ambiente ostile alla riapertura delle miniere in Francia
CASO. “Non esiste attività industriale peggiore”: la natura francese è un ambiente ostile alla riapertura delle miniere in Francia
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Il governo sta spingendo progetti minerari in Francia, come la miniera di litio di Beauvoir, nell’Allier. Il presidente di France Nature Environnement denuncia però l’assenza di un dibattito nazionale sul tema delle risorse minerarie e ricorda che si tratta di un’industria estremamente inquinante per la quale stiamo ancora pagando il passato.

Cosa ti ispira l’idea di studiare la nuova apertura delle miniere in Francia?

È ora che abbiamo PEPR di questo tipo, nel senso che, in connessione con la riforma del Codice Minerario, le esperienze di estrazione mineraria “pulita”, settore impegnato nella sua rivoluzione verde, diciamo da dieci anni Sono anni che manca un dibattito pubblico globale sull’uso di questa risorsa comune. Non dobbiamo mai dimenticare che queste risorse minerarie sono un bene comune. Tuttavia, non abbiamo colto questa necessità di discutere del loro sfruttamento, in quali quantità, per cosa, in quali condizioni, con una visione di creazione di ricchezza e crescita come se non fossimo nel mezzo del cambiamento climatico e della crisi della biodiversità.

#Sobrietà

? Noi, insieme a più di 100 organizzazioni della società civile, chiediamo misure urgenti per gestire la crisi #risorse in modo sostenibile. ? https://t.co/jjL2O2hzQo@ChristopheBechu @BrunoLeMaire @RolandLescure pic.twitter.com/QQi2LqEpY7

— Francia Natura Environnement (@FNEasso) https://twitter.com/FNEasso/status/1780153472857329811?ref_src=twsrc%5Etfw

Non dovremmo quindi affrontare l’argomento progetto per progetto…

Se prendiamo il caso del litio, di cui si parla molto, dobbiamo decidere collettivamente se sfruttare questa risorsa e non se concederla a un operatore privato. Qual è la strategia pubblica che ci permetterebbe di essere sobri in termini di riduzione della nostra dipendenza dai materiali e in particolare dai materiali metallici, litio e altri? Quali sono gli scenari per la mobilità di domani, visto che l’80% del litio sarà utilizzato per le batterie delle automobili, quali esigenze avremo in merito e su questa base guardiamo alle risorse disponibili, come sfruttarle e perché? . Lì, senza questo dibattito, apriremo una miniera di litio ad Allier che servirà a produrre Suv.

Senza questo dibattito apriremo una miniera di litio ad Allier che servirà a produrre Suv.

Quando il governo parla di indipendenza e sovranità, non sta fissando una strategia?

Chi crede seriamente che la Francia, con la sua miniera di litio e la sua fabbrica di batterie, competerà con i cinesi e altri attori? Diventare indipendenti nella produzione di batterie, per le quali non produrremo la maggior parte dei componenti o per le quali non saremo competitivi? È un mito.

#Francia2030
Avvio del progetto di estrazione del litio “Emili” nel sito @Imerys de Beauvoir a Echassières #Allier. Una soluzione a lungo termine per il ?? e il ?? per il #sovranitàeconomica e la transizione ecologica. Grande opportunità per lo sviluppo ecologico dell’Allier. pic.twitter.com/ozeU1yKT25

— Prefetto di Allier (@Prefet03) https://twitter.com/Prefet03/status/1584800785720020992?ref_src=twsrc%5Etfw

Il corso economico di dire: “Vogliamo creare ricchezza, fabbriche, attività”, lo abbiamo capito bene, ma forse andava bene nel 1950 o nel 1970. Ecco, abbiamo delle traiettorie che, se non rispettiamo i nostri obblighi di riduzione delle emissioni, se continuiamo con l’estrattivismo, a degradare l’ambiente e la biodiversità, ci portano verso un pianeta invivibile. Questo è proprio il problema.

Chi crede seriamente che la Francia, con la sua miniera di litio e la sua fabbrica di batterie, competerà con i cinesi e altri attori?

Siete così preoccupati per i rischi ambientali che presenta una miniera?

Siamo preoccupati perché abbiamo esperienza, perché abbiamo 6.200 associazioni in tutto il paese, che oggi devono gestire l’intero passivo minerario francese e conosciamo le conseguenze di questo sfruttamento. Anche se si fa di tutto, una miniera, per sua natura, è un elemento che sconvolge l’ambiente e la circolazione dell’acqua, consuma quantità astronomiche di sostanze chimiche e lascia rifiuti sul posto. È principalmente la lavorazione del minerale, che genera rifiuti chimici; non esiste attività industriale peggiore.

Oggi la responsabilità mineraria nazionale è deplorevole, non abbiamo risorse sufficienti per gestirla e ci viene detto: “Dobbiamo tornare indietro!” Successivamente ci stupiamo che le popolazioni locali scendano in strada e affermino di non volerlo più…

Trovate il nostro intero dossier sulle miniere questa domenica mattina su Midi Libre e su Midilibre.fr

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