I dati sulla sicurezza stradale peggiorano in Alta Savoia. Nel 2024, sei ciclisti sono morti sulle strade del dipartimento, rispetto a uno solo l'anno scorso. Ad Annecy vengono organizzate operazioni di prevenzione per ricordare alle persone le istruzioni di sicurezza.
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Quando è ora di uscire dagli uffici, sono sempre più numerose le biciclette per le strade di Annecy. Ciclisti che a volte trascurano alcuni dispositivi di sicurezza, compresa l'illuminazione. L'associazione Roule&co ha organizzato mercoledì 6 novembre per le strade della Venezia delle Alpi una campagna di sensibilizzazione, con la distribuzione di luci ricaricabili per i meno attrezzati.
“Quando non siamo illuminati può essere pericoloso perché abbiamo l’impressione di essere visti ma non è così”ricorda Alvine Bissery dell'associazione Roule & co. “Non ci pensiamo necessariamente, ci diciamo che ci sono le luci della città e che non dobbiamo necessariamente mettere luci extra sulla nostra bici”ammette Lucie, una ciclista.
Quando si va in bicicletta, la metà degli incidenti mortali avviene di notte. È obbligatorio l'uso del giubbotto catarifrangente e dell'illuminazione funzionante, pena la sanzione pecuniaria da 38 a 150 euro. “I ciclisti vedono, ma non gli automobilisti davanti, soprattutto quando, come questo signore, siamo vestiti di scuro. Gli regaliamo un gilet giallo”.sorride Alvine Bissery, indicando un ciclista accanto a lui.
In Alta Savoia i dati sulla sicurezza stradale non sono buoni. Quest'anno sono morte sulle strade trentacinque persone, più di tutto lo scorso anno nel dipartimento. I più colpiti sono gli utenti cosiddetti “vulnerabili” – motociclisti, pedoni e ciclisti – che rappresentano due vittime su tre. Dall'inizio dell'anno, sulle strade dell'Alta Savoia sono morti sei ciclisti, contro uno solo nell'intero 2023.
“Dobbiamo ricordarci che, quando siamo ciclisti, anche perché siamo più fragili, dobbiamo stare più attenti. Tra queste azioni prudenti c'è il rispetto del codice della strada. Questo è importante”.sottolinea Emmanuelle Plantier-Lemarchand, responsabile del progetto sulla sicurezza stradale della prefettura dell'Alta Savoia. La condivisione della strada si impara anche fin da piccoli. La Sicurezza Stradale sta intensificando le campagne tra i giovani ciclisti per insegnare loro le istruzioni di sicurezza di base.
“Il giorno in cui sei in bicicletta o in scooter, non dovresti mai stare accanto a un camion o a un autobus, sia che tu sia a sinistra o a destra, rimani dietro il veicolo”.spiega un formatore a una studentessa, installata nella cabina di un camion per comprendere la mancanza di visibilità degli autisti. Perché l’angolo cieco resta la causa principale di molti incidenti gravi. Lo scorso giugno, a Cran-Gevrier, una ciclista ha perso la vita a un incrocio, schiacciata da un veicolo pesante che non l'aveva notata.