Omicidio di Philippine a Parigi: il sospettato, consegnato alla Francia, è stato incriminato e incarcerato

Omicidio di Philippine a Parigi: il sospettato, consegnato alla Francia, è stato incriminato e incarcerato
Omicidio di Philippine a Parigi: il sospettato, consegnato alla Francia, è stato incriminato e incarcerato
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Il principale sospettato dell'omicidio di Philippine a settembre, arrestato in Svizzera, è stato consegnato alle autorità francesi e incriminato da un giudice istruttore questo mercoledì, 6 novembre, per “recidivi di omicidio e stupro”, ha annunciato la Procura di Parigi. .

La qualificazione di “omicidio accompagnato da altro delitto” lo fa “incorrere nell’ergastolo”secondo l'accusa. Taha O. è stato posto in custodia cautelare, dopo essere comparso davanti a un giudice per la libertà e la detenzione. Il suo avvocato non ha voluto commentare, dopo una breve udienza a porte chiuse.

Consegnato alle autorità francesi

Il sospettato è stato consegnato in mattinata alle autorità francesi e poi immediatamente deferito. Lunedì è stato nuovamente ascoltato dal pubblico ministero del cantone di Ginevra e ha confermato il suo consenso a essere consegnato alla Francia secondo una procedura di estradizione semplificata. Al momento del suo arresto, ha rifiutato di essere estradato in Francia, prima di revocare la sua decisione.

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Il 20 settembre è stata denunciata la scomparsa di Philippine, una studentessa di 19 anni di Paris Dauphine. Il giorno successivo, il suo corpo fu ritrovato sepolto nel Bois de Boulogne durante una caccia organizzata dai suoi parenti. Il 24 settembre Taha O. è stata arrestata in Svizzera, alla stazione di Ginevra.

L'uomo di 22 anni, di nazionalità marocchina, era noto ai tribunali: era stato condannato per stupro nel 2021 ed era stato rilasciato tre mesi prima dell'omicidio. È stato poi rinchiuso nel centro di detenzione amministrativa a Metz. Dopo il suo rilascio, è stato posto agli arresti domiciliari in un albergo dell'Yonne dove non si è mai recato. Non avendo adempiuto al suo obbligo di denuncia, era stato inserito nel fascicolo delle persone ricercate il giorno prima dell'omicidio, il 19 settembre, ricorda ilAFP. Era soggetto all'obbligo di lasciare il territorio francese (OQTF).

Molte le reazioni politiche

L'omicidio di Philippine ha suscitato grande scalpore in Francia e provocato una reazione in ambito politico, rilanciando il dibattito pubblico sull'esecuzione dell'OQTF. Lo ha esortato anche il ministro dell'Interno Bruno Retailleau “sviluppare il nostro arsenale legale”.

Il 26 settembre, da Montreal, Emmanuel Macron ha reagito alla notizia, esprimendosi “l’emozione dell’intera Nazione” dopo un “crimine atroce”. Sentiva che era necessario “meglio proteggere i francesi ogni giorno”.

In una lettera indirizzata alAFPuna precedente vittima del sospetto si era espressa per chiedere maggiori risorse per prevenire “la recidiva dei crimini sessisti e sessuali”.

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