Jacqueline Chépy frequenta regolarmente il laboratorio di genealogia dell'associazione delle famiglie rurali di Argenton-sur-Creuse. Anche se il gruppo si riunisce solo una volta al mese, nel tempo libero sfrutta i preziosi consigli degli altri membri per portare alla luce antenati lontani. “Ho sempre amato la storiaspiega il pensionato. Sono molto interessato alle persone, alla mia famiglia, e questa attività mi permette di conoscere i miei antenati e vedere come vivevano. »
“Conosci i miei antenati e guarda come vivevano”
È stata proprio una sua parente, Marie-Anne Pijol, presidente dell'associazione, ad introdurla alla genealogia.
Questo giovedì di ottobre 2024, il manager, il cui ruolo è quello di accogliere i partecipanti e garantire un monitoraggio regolare e personalizzato delle loro indagini, spiega come evitare alcune insidie dovute a errori di stato civile. Ella specifica: “Il mio nome da nubile è Alamichelle, ma mio nonno, originario di Prissac, in realtà avrebbe dovuto chiamarsi Alamichel. »
Caduta a lungo nel bagno della genealogia, è riuscita a far risalire questa saga familiare al 1680. Una piccola impresa che difficilmente le permetterà di andare oltre: “Quando qualcuno mi dice: “Sono arrivato fino ai tempi di Clodoveo”, mi viene da sorridere. I documenti scritti erano estremamente rari all'epoca e la Rivoluzione francese non era avvenuta lì! »
Trovare cugini lontani
Come i suoi colleghi, utilizza i database per facilitare il suo lavoro, perché errori nei nomi o nelle trascrizioni dei censimenti possono distorcere i risultati. Afferma: “Queste informazioni consentono di ritrovare la composizione della famiglia in un momento specifico e persino di estenderne la cerchia. A seguito di segnalazioni e controlli, ho potuto scoprire un parente in Alsazia e un cugino che vive nella Manica. »
Basti dire che la genealogia non è esclusivamente una scienza del passato, anche se Norbert Beaufrere, residente a La Pérouille, desidera soprattutto conoscere meglio i suoi antenati e le professioni che esercitavano.
Danielle Imbert, pensionata di Badecon-le-Pin, che ha vissuto a lungo a Saint-Marcel, ha saputo da parte sua che uno dei suoi antenati era stato condannato al carcere. La rassicurò notando che aveva commesso un furto che, ai nostri tempi, non lo avrebbe nemmeno portato davanti ai tribunali, ma tali aneddoti ravvivano questa frenetica ricerca del passato.
Laboratorio di genealogia dell'associazione Famiglie rurali di Argenton-sur-Creuse, un giovedì al mese, da settembre a giugno. Prossimo incontro il 21 novembre. Partecipazione: 50€ annui. Informazioni: 02.54.01.10.51.