Calvados. Élisabeth Borne sostiene l'industria delle corse dei cavalli e scrive al ministro

Calvados. Élisabeth Borne sostiene l'industria delle corse dei cavalli e scrive al ministro
Calvados. Élisabeth Borne sostiene l'industria delle corse dei cavalli e scrive al ministro
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Par

Cristoforo Lebranchu

Pubblicato il

5 novembre 2024 13:07

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IL settore delle corse dei cavalli è dentro rabbia e vuole farlo conoscere. Organizza a manifestazione a Parigi e una “giornata morta dell’industria”, giovedì 7 novembre 2024.

Contesta un piano per tassare eccessivamente le scommesse sulle corse dei cavalli.

Élisabeth Borne, deputata del Calvados, sostiene la causa del settore. Ha scritto anche l'ex primo ministro Laurent Saint-Martin, Ministero dell'Economia e delle Finanze.

In questa lettera, ritorna prima al contesto nazionale e il futuro voto sul Bilancioche “si preannuncia un momento chiave, tanto atteso quanto temuto da cittadini e imprese. Tutti comprendono la necessità di risparmiare e di cercare nuove fonti di finanziamento per servire al meglio l’interesse generale. »

“Rischia di indebolire il settore equino”

Élisabeth Borne richiama poi l'attenzione su un emendamento al PLFSS 2025 che propone a aumento della tassazione sulle scommesse ippiche.

Se tale misura sembra favorevole al risanamento dei nostri conti pubblici, rischia tuttavia di indebolire gravemente l'industria equina, un settore essenziale per molti territori, e in particolare per il mio collegio elettorale.

Elisabeth Borne, deputata
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Lavori in pericolo

In questa lettera precisa che questo settore rappresenta in Francia circa 66.000 posti di lavoro diretti e 130.000 indiretti.

Nel Calvados, questo settore è essenziale: plasma la nostra identità, la nostra storia e contribuisce allo sviluppo economico locale. Tuttavia, l’industria equina è attualmente in difficoltà e il suo indebolimento potrebbe avere conseguenze drammatiche sul mantenimento dell’occupazione nelle zone rurali.

Elisabeth Borne, deputata

La “vitalità di tante regioni”

Infine, l’ex primo ministro francese insiste sul fatto che “l’ settore equino merita un’attenzione particolare, perché non è un semplice gioco di soldi: è un pilastro del nostro patrimonio, finanzia un settore agricolo completo e contribuisce alla vitalità di molte regioni”.

Si tratta quindi di a supporto del peso che oggi prende voce e difende un intero settore.

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