Che ruolo ha giocato la base di Florennes durante la Battaglia delle Ardenne?

Che ruolo ha giocato la base di Florennes durante la Battaglia delle Ardenne?
Che ruolo ha giocato la base di Florennes durante la Battaglia delle Ardenne?
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Il 16 dicembre 1944, sotto la protezione di un tempo terribile che inchiodò al suolo la potente aviazione alleata, più di 200.000 tedeschi travolsero le posizioni di circa 80.000 americani completamente sorpresi.

Più perdite che in Normandia

L’avanzata delle truppe naziste venne fortunatamente fermata definitivamente il 25 dicembre nei pressi di Dinant. Bastogne, circondato, non sarebbe stato liberato da Patton fino al 26 dicembre. Ma solo alla fine di gennaio la controffensiva alleata, condotta nel freddo e nella neve, permise di respingere il nemico verso la Germania. I tedeschi persero circa 81.000 uomini uccisi, feriti, catturati o dispersi in questa battaglia. Le perdite civili saranno stimate in 2.500 morti. Anche le perdite americane furono gravi con più di 83.000 uomini uccisi, feriti, prigionieri o dispersi. Ma poche settimane dopo, gli Alleati saranno sul Reno e il 3° Reich vivrà i suoi ultimi mesi.

“Una tale intensità di combattimenti e le sue numerose perdite non si vedevano dai tempi dello sbarco sulle spiagge della Normandia, insiste il colonnello Vincent Maniet, vicepresidente del museo Spitfire e futuro comandante della base di Florennes (inizio ottobre). In questo contesto abbiamo voluto presentare una mostra che rispondesse a questa domanda: quale fu il ruolo della base fiorentina e dell’aviazione durante la battaglia delle Ardenne? Questo episodio costituisce un punto di svolta nella Seconda Guerra Mondiale e non si limita all’accerchiamento e alla resistenza degli americani a Bastogne.”

Dal 23 dicembre, con il miglioramento del tempo, l’aviazione alleata poté finalmente essere impegnata a pieno regime per tagliare le linee di rifornimento nemiche. Ma i piloti, compresi i belgi del 350° o 349° squadrone, dovettero affrontare una robusta difesa da parte della Luftwaffe.

Un aspetto poco conosciuto

“È proprio questo aspetto poco conosciuto della battaglia che questa mostra temporanea intende evidenziare, continua il colonnello Maniet. Da Florennes dove erano basati 140 aerei (P-38 Lightning e P-61 Black Widow), Dal 16 dicembre 1944 al 25 gennaio 1945, cioè per 41 giorni e nonostante il tempo spesso capriccioso, gli aerei Florennes effettuarono 1.146 missioni in appoggio alle truppe alleate. E’ enorme!”

Il prezzo da pagare sarà alto poiché la base di Firenze deplorerà 49 aerei abbattuti e 31 piloti uccisi. Ma il bilancio per i tedeschi sarà ancora più terribile. Ciò avvenne in particolare durante l’attacco finale della Luftwaffe il 1° gennaio 1945, che provocò la distruzione di 271 aerei tedeschi e la perdita di 220 piloti molto esperti. Questa fu la più grande perdita della Luftwaffe in un solo giorno durante l’intera guerra!

La Luftwaffe è ancora presente

La mostra, inaugurata venerdì, allo Spitfire Museum è divisa in cinque parti: il contesto generale della Battaglia delle Ardenne, la presenza della Luftwaffe, dell’aviazione alleata, della base di Florennes in questo periodo e la storia specifica di un P- 61 e il suo equipaggio abbattuti da uno Stuka. Completa l’esposizione permanente del museo con, tra le altre cose, il magnifico esemplare di uno Spitfire XIV che fece il suo debutto operativo durante la Battaglia delle Ardenne il 25 gennaio 1945, e un’esperienza di missione di volo virtuale offerta ai visitatori. La mostra sarà visibile per un anno, tutti i mercoledì e la 3ª domenica da marzo a ottobre. È tuttavia necessario registrarsi con 48 ore di anticipo su https://www.museespitfire-florennes.be/

L’ingresso avviene tramite l’ingresso secondario (guardia di Florennes), route de Chaumont.

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