Un imprenditore del Finistère ha inventato un prodotto che permette di preservare meglio gli innesti. Purtroppo per il momento non può commercializzare la sua innovazione in Francia.
Hemarina. Forse questo nome non vi dice niente, ma è quello di un'azienda innovativa del Finistère. È addirittura la prima azienda a diventare ambasciatrice della donazione di organi nel dipartimento. Ha ricevuto questo titolo il 17 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della donazione di organi e tessuti, nota Ouest France.
Alla guida dell'azienda: Franck Zal. Questo imprenditore ha sviluppato “HEMO2life”, una tecnologia che permette di migliorare la qualità e la durata di conservazione degli innesti di verme marino delle spiagge bretoni. Grazie a questa invenzione, 600 persone hanno già ricevuto trapianti di rene, nell'ambito di studi clinici. La particolarità è sicuramente il successo delle operazioni (98,3% contro 85%).
Commercializzazione in Arabia Saudita
D'ora in poi Franck Zal punta a commercializzare il suo prodotto in Francia. Ma deve affrontare difficoltà amministrative. “Siamo innovativi, dobbiamo affrontare questo problema, tranne che un paziente non ha tempo di aspettare”, lamenta nelle colonne di Ouest France. I francesi non potranno quindi accedervi, mentre l'innovazione sarà a breve commercializzata in Arabia Saudita.
“I sauditi saranno i primi a utilizzare “HEMO2life” su larga scala, anche se è stato creato qui, a Morlaix”, riassume disilluso l’imprenditore. Affinché il suo fascicolo possa progredire, deve presentare un documento, il PMCF. Si tratta di un test su larga scala per rivalutare il prodotto al fine di determinarne il prezzo di rimborso. In caso contrario “HEMO2life” non verrà rimborsato dalla previdenza sociale.
Ora lancia un appello allo Stato. Vuole che il prodotto possa essere utilizzato dagli ospedali francesi e trasmettere all'amministrazione i documenti necessari “man mano che procedono”.
Pierre Fougères (6Medias)
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