Perché la Previdenza Sociale ha rilevato un numero record di frodi nel 2023 in Aude

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La cassa primaria di assicurazione sanitaria (CPAM) dell’Aude ha reso questo martedì 21 maggio la sua valutazione sulla lotta contro le frodi nel 2023: con una cifra di oltre 1,4 milioni di euro di danni subiti, rilevati e fermati. Un aumento impressionante del 181% rispetto al 2022, che può essere spiegato tanto con un maggiore monitoraggio quanto con la conclusione di pesanti pratiche finanziarie.

Perché questo salto del 181%?

Fu allora ministro dei Conti pubblici. Nel marzo 2023, Gabriel Attal ha annunciato “un vasto piano per contrastare la frode fiscale, sociale e doganale”. Una priorità mantenuta per colui che è diventato Primo Ministro. È in questo contesto che Antoine Bourdon, direttore del CPAM de l’Aude, circondato da Delphine Lebastard, vicedirettrice, e Aurélie Jouannet, capo del dipartimento giuridico e antifrode, ha consegnato il rapporto dipartimentale 2023. Riposizionandolo “aumento dello sforzo delle autorità pubbliche, qualunque sia il costo del periodo Covid che avrebbe potuto portare ad aprire le chiuse”.

Delphine Lebastard, vicedirettrice del CPAM de l’Aude, Antoine Bourdon, direttore, e Aurélie Jouannet, capo del dipartimento legale e antifrode.
Indipendente – CHRISTOPHE BARREAU

E precisare : “Questa frode genera anche perdite di opportunità in termini di spesa pubblica, spesa sanitaria e accesso ai diritti per i cittadini”. Risultato dell’obiettivo visualizzato: una cifra 2023 “documentazione” 1,4 milioni di euro di danni subiti, accertati e fermati, ai quali Aurélie Jouannet non ha dimenticato di aggiungere 673.000 euro di danni “evitato grazie a controlli a priori”. Un aumento del 181% nell’importo rispetto al 2022. Perché? Perché si aumentano i controlli, dunque. Prendiamo l’esempio degli apparecchi acustici presi di mira a livello nazionale, e quindi in Aude, l’anno scorso, con un balzo delle frodi da 52.813 euro a 252.428 euro. Perché affari a lungo termine, che richiedono “sondaggi e indagini nell’arco di 6 mesi, 1 anno, a volte 2 anni”, ci sono riusciti l’anno scorso: con ingenti somme rilevate, fino a 240.000 euro per un infermiere. Ma anche perché il coordinamento con la polizia, la gendarmeria, i pubblici ministeri e le altre amministrazioni continua a migliorare. E infine, “Forse”prevedeva Aurélie Jouannet, “perché ci sono più frodi, comunque più frodi”.

Quali tipi di frode, quali truffatori?

La Previdenza Sociale continua a reperire gli assicurati che, in congedo per malattia, svolgono un’altra attività retribuita; proprio come continua a rintracciare i professionisti che tentano di riutilizzare le prescrizioni, fatturare procedure non eseguite o addirittura pagare troppo. Ma l’inventiva in termini di frode non sembra avere limiti, con falsi “kit” di licenziamento in vendita sui social network, frodi d’identità, traffico di droga e frodi su estratti conto bancari.

Gli operatori sanitari rappresentano quasi l’80% dell’importo delle frodi.
Infografica L’Indépendant – Infografica L’Indépendant

Tanti i comportamenti che gli agenti tracciano. Con una costante: se gli operatori sanitari rappresentano solo un terzo del numero di frodi rilevate, nel 2023 hanno accumulato il 77% dell’importo rilevato. Con 240mila euro per un solo infermiere, quindi. Un professionista sanzionato con una sanzione di 50mila euro: una delle strade seguite dalla Previdenza Sociale lo scorso anno per i 21 contenziosi avviati. Segno del “maggiore fermezza”, sono stati avviati nove procedimenti penali, con una pena sospesa di 18 mesi per un’infermiera, sono stati emessi sette avvertimenti e sono state imposte tre sanzioni pecuniarie. UN “arsenale” sottolinea Aurélie Jouannet, ricordando “che in caso di azione penale si possa avviare un ritiro di emergenza”. Un modo anche per tutelare gli assicurati, per i quali possono sorgere problemi di pericolo, ma anche di accesso alle cure.

Quale obiettivo per il 2024?

La caccia alle frodi è stata annunciata nel 2023. E continuerà. Antoine Bourdon ha ricordato questo martedì 21 maggio: “Il 2023 rappresenta una pietra miliare. Questi risultati non devono più essere eccezionali”. A riprova, il CPAM dell’Aude ha già in mano un obiettivo fissato dal fondo nazionale (CNAM) per il 2024: puntare a 1,7 milioni di euro di frodi accertate. Come ? Con più controlli, ovviamente. Se quattro agenti saranno assegnati a questa lotta nell’Aude, la speranza di rinforzi c’è con la promessa di 300 nuovi agenti assunti a livello nazionale per il periodo 2023-2027 e la creazione di una “task force” di 60 investigatori informatici con prerogative di polizia giudiziaria . “L’idea, ha ricordato Aurélie Jouannet, si tratta di trovare i veri truffatori che, spesso, non sono persone a basso reddito.” “Ma questo non significa che trascureremo i piccoli eccessi, ha aggiunto Antoine Bourdon. L’intera questione, per il CPAM, è prendere le giuste decisioni riguardo al raggiungimento degli obiettivi e alla distribuzione delle risorse.”

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