Alpi dell'Alta Provenza. Gli eletti chiamati a “pesare” sull'eliminazione degli incarichi di insegnamento

Alpi dell'Alta Provenza. Gli eletti chiamati a “pesare” sull'eliminazione degli incarichi di insegnamento
Alpi dell'Alta Provenza. Gli eletti chiamati a “pesare” sull'eliminazione degli incarichi di insegnamento
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“Rispondendo favorevolmente all’iniziativa della FSU 04, la FCPE, la SE-UNSA e la SGEN-CFDT hanno deciso di interrogare tutti gli eletti delle Alpi dell’Alta Provenza sulla chiusura delle classi che sta prendendo posto produrrà meccanicamente nel dipartimento se il progetto di eliminazione di 3.155 posti nell’istruzione primaria e 185 nell’istruzione secondaria previsto nel bilancio 2025 presentato da Barnier dovesse avere successo”, riferisce il collettivo dei sindacati dell’istruzione delle Alpi -de -Alta Provenza.

“Afferra la questione ora”

E aggiunge: “Tutti gli abitanti delle Alpi dell’Alta Provenza, genitori di studenti, funzionari eletti, devono misurare oggi le conseguenze per il territorio di una tale politica e fare tutto il possibile per evitarla”.

È per questo motivo che sono state inviate una mail e una lettera “a tutti i comuni” del dipartimento. Indica: “Quando in una scuola viene annunciata la chiusura delle classi, assistiamo a diverse mobilitazioni: petizioni, manifestazioni, scioperi, blocchi, occupazioni. Tuttavia le stesse mobilitazioni a livello nazionale in occasione della presentazione del bilancio permetterebbero di evitare queste chiusure. A seguito del nostro intervento durante le operazioni sulla mappatura delle scuole nel 2024, l’ispettore dell’accademia è tornato alle chiusure previste”.

Secondo il collettivo, “le conseguenze” della politica prevista dal capo del governo “si tradurranno in modo molto concreto, a partire dalla prossima primavera, in numerose chiusure di classi nel nostro dipartimento, a danno degli studenti, delle loro famiglie, della scuola inclusiva e comuni interessati”. Per questo invita le comunità a “cogliere subito la questione”: “Invitiamo quindi tutti gli eletti delle Alpi dell’Alta Provenza, attraverso le loro associazioni e le loro reti, a intervenire quanto prima ai massimi livelli per fermare questa volontà di degrado delle condizioni scolastiche degli studenti e dell’offerta formativa nei nostri territori”.

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