chi è Tony Peillon, questo truffatore che presto sarà processato per furti seriali e stupri?

chi è Tony Peillon, questo truffatore che presto sarà processato per furti seriali e stupri?
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Ben presto giudicato dopo le denunce di diverse donne per stupro e violenza sessuale, Tony Peillon era finora conosciuto soprattutto per le sue molteplici truffe che gli avrebbero permesso di guadagnare diversi milioni di euro. Chi è il “Rocancourt du Tarn”?

Erano passati quasi dieci anni da quando aveva commesso i suoi primi misfatti Tony Peillon sera processato per cinque stupri e una violenza sessuale. Il truffatore plurirecidivo ben noto alla polizia è già stato condannato più volte, vale a dire una volta all’anno tra il 2014 e il 2021, per atti di frode e inganno che gli sarebbero fruttati complessivamente 16,2 milioni di euro. E addirittura 21,2 milioni di euro se consideriamo la sua ultima truffa in Ucraina! Infatti, nel 2022 mentre nell’Europa dell’Est infuriava la guerra, il giovane ormai invecchiava 28 anni hanno offerto armi in vendita ad associazioni di aiuto ai rifugiati al confine con la Polonia. Per fare ciò, ha cambiato identità e ha utilizzato il nome di una società di sicurezza francese.

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Fino a poco tempo fa erano trapelate poche informazioni sul suo conto e le indagini condotte nel contesto di questo caso di stupro e violenza sessuale hanno portato davanti al tribunale penale di Tolosa, che ora permettono di sapere chi è veramente il criminale chiamato ” Rocancourt du Tarn”… Questo è nato in Tailandia Di più adottato all’età di tre anni da una famiglia che viveva ad Avreyon prima di trasferirsi candegginanel Tarn, dove ha trascorso gran parte della sua infanzia. Lo psicologo che lo ha ascoltato e che lavora per definire la sua personalità dal centro penitenziario di Béziers dove è rinchiuso in attesa del processo (Hérault) evoca una forma di fuga irrefrenabile in avanti che si è fermato solo al momento di “il suo arresto definitivo nel marzo 2022”stipulano i nostri colleghi da parigino che hanno svolto le indagini.

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Un orfano maltrattato con il gusto del lusso

Nell’edizione del quotidiano del 21 ottobre si apprende che il ragazzino era stato accolto in un orfanotrofio locale, “gambe rotte”, “dove due infermiere si prendevano cura di 800 bambini”. Successivamente, circondato dai suoi genitori adottivi, si appassionò alla lettura, al calcio che praticava, al karate e al pianoforte, e “sogno di fare lo stilista”fatelo sapere ai nostri colleghi. Ma le cose si fanno difficili quando arriva al liceo: i suoi genitori adottivi divorziano successivamente e la sua ragazza gli dice di essere incinta e gli comunica le sue intenzioni di tenere il bambino. Nel processo, lo sarebbe stato “escluso dai suoceri” che gli avrebbe impedito di vedere il suo figlio nato nel 2014. In quel momento Tony Peillon scivola.

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Inizia subito la sua attività di frode nella capitale e finge di essere il creatore di un marchio di abbigliamentoravviva il suo profilo con bozzetti non suoi e vende costumi dieci volte più costosi di chi li ha acquistati. Tony Peillon ha poi viaggiato molto per coprire le sue tracce tra Castres, Rennes, Saint-Nazaire poi Rennes. Succede ospitato dai gendarmi fingendo di essere uno di loro dopo aver fotografato il maglione di una delle sue amiche riserviste, sostenendo che non ci sono più posti per lui in caserma. Utilizzando i mezzi di pagamento dei suoi ospiti, lui “trascorre le serate in ristoranti, club o casinò”anche in Costa Azzurra e a Monaco, arrivando addirittura ad invitarsi al Festival di Cannes, si dice.

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Identità false e donne drogate

Un esperto la cui opinione è condivisa Il parigino prevede che il criminale “attribuisce eccessiva importanza allo status, all’apparenza, alla moda, al denaro o al successo”. Per questo si è fatto passare a laureato nelle principali business school o per a motociclista della BMWche secondo lo specialista lo rende a “predatore” chi ne trae beneficio “dal contesto sociale senza molta considerazione per gli altri” e per scopi personali. Lo psicologo lo descrive così “demiurgo”.

Ma oltre “predazioni finanziarie” chi lo ha fatto conoscere, lo avrebbe fatto Tony Peillon ha aggredito fisicamente diverse donne che ha incontrato sulla sua strada. Uno di loro ha sporto denuncia contro di lui nel 2018. “Lo ha incontrato tramite Facebook. Un giorno di giugno di quell’anno, è andata a casa sua ad Albi per portargli gli occhiali. Ha consumato alcol e cannabis Tony gli ha suggerito di restare a dormire”.secondo la storia che ha raccontato. Alla fine, dopo diversi giorni, si rese conto di essere stata violentata dopo essere stata drogata. “Poi scompare dalla sua vita, senza dimenticare di rubarle il cane”. Tamara ricorda la notte di Capodanno quando lo era “violentemente penetrato” prima di svegliarsi. “Il giorno dopo ha minacciato di aggredirmi se avessi sporto denuncia”ha testimoniato. Tutte le donne che si dicono vittime presentano lo stesso profilo, colpite “un senso di inferiorità” o conoscere a “immaturità emotiva”.

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