Essonne: uno scolaretto di 13 anni brandisce un coltello da macellaio e minaccia un amico

Essonne: uno scolaretto di 13 anni brandisce un coltello da macellaio e minaccia un amico
Essonne: uno scolaretto di 13 anni brandisce un coltello da macellaio e minaccia un amico
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La scena sembra surreale data l’età dell’autore. Uno studente di 13 anni è stato arrestato dopo aver mostrato un coltello da macellaio e aver minacciato di uccidere uno dei suoi compagni di classe. Si è anche filmato con la pistola e ha inviato un video minaccioso alla sua classe. È stato immediatamente preso in custodia.

I fatti sono accaduti nei pressi del collegio Paul-Eluard, a Évry-Courcouronnes (Essonne), questo venerdì 18 ottobre. Secondo le informazioni portate alla nostra attenzione, è stato il preside del collegio ad allertare la polizia nel pomeriggio.

Uno studente di quinta elementare, armato di un lungo coltello e minacciando un altro adolescente, sarebbe stato disarmato dai passanti in Place de la Commune, molto vicino allo stabilimento. Quando sono arrivati, la polizia ha arrestato il presunto colpevole e ha interrogato la vittima (anche lei di 13 anni). I due si conoscono e sono anche amici.

Secondo il racconto della vittima, tra loro sarebbe scoppiata una discussione all’inizio della giornata. L’adolescente con il coltello si è poi filmato, mostrando l’arma nella borsa, minacciando di uccidere l’amico. Video che ha poi inviato al gruppo WhatsApp della sua classe, suscitando preoccupazione tra gli altri studenti… e allertando la direzione dell’istituto.

Il ragazzo di 13 anni avrebbe poi messo in atto le sue minacce nel primo pomeriggio con questa scena di violenza in Place de la Commune, dove è stato infine arrestato. Messo in custodia presso il commissariato di Évry-Courcouronnes, il giovane sospettato avrebbe ammesso i fatti, sostenendo che voleva “spaventare” l’altro studente.

Alla fine è stato oggetto di una “convocazione a comparire davanti al giudice dei minori entro tre mesi”, riferisce la procura di Évry. L’adolescente è indagato per “minacce con armi”.

Interrogato da noi, il primo vicesindaco Medhy Zeghouf ha risposto: “Ovviamente condanniamo [ces faits] con la massima fermezza. La violenza non trova posto nella nostra città e tanto meno dentro e attorno agli istituti scolastici che devono rimanere santuari. »

L’eletto si compiace anche del comportamento dello scolaretto, che ha denunciato l’autore delle minacce alla direzione del college: “Ha fatto bene”, sottolinea Medhy Zeghouf. Le squadre sul posto ne hanno subito tenuto conto e mi rallegro, poiché una squadra di polizia è stata inviata sul posto e ha arrestato (…) il sospettato. »

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