La rabbia del prefetto del Gard: nel cuore del maltempo, denunciata l’incoscienza degli automobilisti – Notizie

La rabbia del prefetto del Gard: nel cuore del maltempo, denunciata l’incoscienza degli automobilisti – Notizie
La rabbia del prefetto del Gard: nel cuore del maltempo, denunciata l’incoscienza degli automobilisti – Notizie
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Nonostante la vigilanza arancione in corso nel Gard, molti automobilisti e pedoni continuano ad attraversare ponti sommergibili chiusi. Un comportamento denunciato dal Prefetto, che chiede maggiori responsabilità per evitare nuove tragedie.

Il prefetto del Gard ha espresso giovedì sui social network la sua indignazione. Mentre il dipartimento è stato messo in allerta arancione per due giorni a causa del rischio di allagamenti, alcuni utenti della strada continuano a ignorare i divieti di passaggio sui ponti sommergibili e sulle strade chiuse. Una situazione ritenuta “inconscia” dal Prefetto, che ha ricordato con fermezza che è “assolutamente vietato” attraversare questi ponti quando sono chiusi. Nell’arco di 24 ore, 17 persone sono state multate dalla polizia, che resta mobilitata per garantire il rispetto delle istruzioni di sicurezza.

Il pericolo è reale

Questa situazione fa eco ai tragici eventi dello scorso marzo, quando diverse persone persero la vita attraversando gli stessi ponti sommergibili mentre erano chiusi a causa del maltempo. Il pericolo è reale: bastano pochi centimetri d’acqua per travolgere un veicolo o un pedone.

Il Prefetto e le autorità locali hanno già messo in guardia in più occasioni sui rischi che si corrono. Per la messa in sicurezza di questi passaggi esiste un protocollo molto rigido, con l’installazione di segnali di divieto e, se necessario, barriere che impediscono ogni accesso.

Con una sessantina di ponti sommersi disseminati sul Gard, queste infrastrutture sono elementi essenziali della rete stradale locale, ma anche trappole mortali in caso di forti piogge. “Non eviteremo di pensare al protocollo di segnalazione”, ha dichiarato lo scorso marzo Frédéric Loiseau, ex segretario generale della prefettura, sottolineando la necessità di un dibattito più ampio sulla sicurezza di queste zone.

Nel frattempo il messaggio delle autorità è chiaro: è in gioco la sicurezza di tutti. Non rispettare le chiusure significa mettere a rischio la propria vita e quella degli altri.

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