Ginevra: “Fight club” a scuola, la direzione “drammatizza a fondo”

Ginevra: “Fight club” a scuola, la direzione “drammatizza a fondo”
Ginevra: “Fight club” a scuola, la direzione “drammatizza a fondo”
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“La direzione è andata in tilt anche se non c’era nessun incendio al lago!” riassume un giovane. Mercoledì, stupore e rabbia hanno regnato tra gli studenti del Centro di Formazione Professionale Natura e Ambiente Lullier, a Jussy, all’indomani di una lettera inviata ai loro genitori. L’establishment ha denunciato lo svolgimento, tra apprendisti, di “risse clandestine” con in gioco scommesse finanziarie; “fight club”, ha scritto la scuola, minacciando i partecipanti con sanzioni “gravi”. Secondo molti studenti, però, la direzione “drammatizza la cosa fino in fondo”; avrebbe reagito in maniera “sproporzionata e irrazionale”.

Secondo le venti testimonianze raccolte, separatamente ma tutte coerenti, si sarebbe verificata una sola rissa in tutto, circa un mese fa. Avrebbe messo l’una contro l’altra due persone consenzienti su un prato nell’immenso complesso del Centro di Addestramento.

Racconta uno dei protagonisti: “Stavamo vagliando con uno dei miei migliori amici e, per divertimento, ci venne l’idea di organizzare un incontro di lotta – ma senza pugni, senza guantoni o altro; È stata solo una rissa. Abbiamo trovato divertente che ci fosse un po’ di pubblico”. Il luogo e l’orario dell’incontro sono stati pubblicati su Instagram. C’erano delle somme impegnate, «ma molto modeste, per pagare una tournée. Il denaro non era fine a se stesso”.

“Non era una cosa seria, era solo per divertimento”, ha commentato un gruppo di amici. Ma di fronte alla reazione della dirigenza le risate si sono spente. In seguito alla loro lite, i protagonisti hanno già subito i rimproveri di un preside, secondo diversi studenti. “Ci siamo detti: fine della storia… E invece no! gli apprendisti si arrabbiano. Perché tornare all’attacco un mese dopo con, oltre a ciò, commenti esagerati?!”

“Pochissime persone erano preoccupate; con questa lettera ai nostri genitori, ora siamo tutti, ingiustamente”, strilla un’adolescente. Un altro ritiene che la vicenda simboleggi i difficili rapporti che esistono da mesi tra gli studenti e la direzione, criticata in particolare per la sua presunta mancanza di comunicazione. In ogni caso, conclude un apprendista, “viste le minacce della scuola, è chiaro che qui non ci saranno più scontri di questo tipo”.

La scuola ha fatto “prevenzione”

Contattato per rispondere alle critiche, il Centro di Formazione Professionale ha riferito al Dipartimento della Pubblica Istruzione (DIP). Quest’ultimo conferma che un mese fa “la direzione dello stabilimento ha incontrato i protagonisti di una rissa”. Poi «si è presa il tempo per esaminare la situazione e vedere come si sarebbe evoluta». Che dire delle critiche rivolte agli studenti per aver evidenziato i fatti descritti nella sua lettera del 15 ottobre? La scuola “ha scelto di privilegiare la strada della prevenzione della violenza e di applicare il principio di precauzione”, spiega Lauranne Peman-Bartolini, portavoce del DIP. Soprattutto perché alcuni studenti sono minorenni; era importante informare i loro genitori”. Il Dipartimento assicura infine che la direzione del Centro di Formazione “consideri la possibilità di comunicare agli studenti, se necessario”.

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