TRIBUNA – Contrariamente a quanto affermano, il Presidente della Repubblica e il suo ex ministro dell’Economia hanno portato le finanze pubbliche sull’orlo del collasso e minato la fiducia necessaria per un’economia sana, sostiene il Presidente (I Centristi) della regione Normandia.
Flashback. Domenica 22 settembre. Bercy. Bruno Le Maire si rivolge a tutti i colleghi che lo hanno sostenuto nei sette anni trascorsi alla guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze. È quindi circondato da Antoine Armand e Laurent Saint-Martin, e i tre uomini si complimentano a vicenda, si congratulano a vicenda e gareggiano in lodi. Trasferimento di potere funebre, durante il quale non è stata pronunciata una parola sui 3.200 miliardi di debiti, un terzo dei quali accumulati sotto il regno dell’ormai nuovo docente all’Università di Losanna, in Svizzera…, terra di esilio per i francesi che resistono alle tasse.
Le parole hanno un significato: in pochi mesi, il debito francese è stato descritto dai detentori del potere come gestibile e in aumento, poi come preoccupante e sostenuto, per diventare infine esplosivo e colossale. Da una stima annunciata del 4,4% alla fine del 2023, questa cifra è diventata molto rapidamente un semplice “obiettivo” nel gennaio 2024, uno spostamento…
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