Autorizzazione a macellare cani randagi nell’Aveyron: “Nessun animale è stato macellato”, si giustifica la prefettura

Autorizzazione a macellare cani randagi nell’Aveyron: “Nessun animale è stato macellato”, si giustifica la prefettura
Autorizzazione a macellare cani randagi nell’Aveyron: “Nessun animale è stato macellato”, si giustifica la prefettura
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“Di fronte agli attacchi subiti dalle mandrie da diverse settimane, i servizi dello Stato e i luogotenenti della Louveterie restano mobilitati per sostenere gli allevatori”, ricorda il prefetto dell’Aveyron, Charles Giusti.

Su richiesta dell’associazione Società Nazionale per la Difesa degli Animali (SNDA) e dell’associazione Stéphane Lamart “Per la difesa dei diritti degli animali”, il tribunale amministrativo di Tolosa ha deciso di sospendere l’ordinanza emessa il 10 aprile dal prefetto dell’Aveyron, che autorizzava l’uccisione di “cani randagi, erranti o malintenzionati” in cinque comuni del South Aveyron (leggi le nostre edizioni precedenti).

Una decisione attesa dai difensori degli animali commentata ieri da Carlo Giusti. “Il prefetto dell’Aveyron prende atto di questa sospensione”, possiamo leggere in un comunicato stampa pubblicato al momento della pubblicazione della decisione del tribunale. Comunicato stampa che precisa alcuni altri punti riguardanti la finalità del citato decreto.

“Nessun cane è stato ucciso”

“Contrariamente a quanto affermato dalle associazioni, il decreto sospeso non mirava in alcun modo ad organizzare un massacro selvaggio di cani randagi nel dipartimento dell’Aveyron. Esso era infatti particolarmente controllato: è stato, in un periodo estremamente breve (un mese) e su un territorio ristretto (cinque comuni), nell’ambito della missione affidata agli agenti dell’Ufficio francese per la biodiversità (OFB) della brigata dei “grandi predatori” (nota anche come “brigata del lupo”) e ai luogotenenti cacciatori di lupi, di uccidere un predatore di pecore, che poteva essere un cane e non un lupo (il decreto precisava che rientravano in tale disposizione solo i cani che avevano arrecato danni alle greggi o che potevano arrecare danni), e la cui cattura risultava impossibile”, sottolinea il comunicato stampa. Il che conferma: “Ad oggi va sottolineato che nessun cane è stato macellato all’interno di questo quadro particolarmente restrittivo”.

66 attentati e 256 vittime

Soluzione prevista per rispondere al disagio degli allevatori del Sud Aveyron di fronte all’aumento degli attacchi alle mandrie, il decreto prefettizio è quindi sospeso finché non si deciderà nel merito sulla sua legalità. E per specificare: “Di fronte agli attacchi subiti dalle mandrie da diverse settimane, i servizi statali e i luogotenenti della louveterie restano mobilitati per sostenere gli allevatori gravemente colpiti da queste predazioni e stanno facendo tutto il possibile, con il sostegno della brigata dei lupi (presente da metà aprile e che verrà nuovamente mobilitato a partire dalla prossima settimana), per porvi fine”ricorda però la prefettura.

Nell’Aveyron, l’anno 2023 ha visto il maggior numero di danni alle mandrie, attribuibili ai lupi (“ lupo non scartato secondo la classificazione OFB) poiché la sua presenza è stata provata nel dipartimento. Solo quest’anno 2023 se ne sono contati, in tutto il dipartimento, 66 attentati e 256 vittime. Questa drammatica valutazione trova purtroppo conferma nel 2024 : quindi ne sono già stati individuati 13 attacchi a 64 pecore. Più precisamente, nel territorio dei 5 comuni interessati dal decreto, nel 2023 si sono verificati 31 attacchi con 128 pecore uccise e, dall’inizio del 2024, questo bilancio è già di 12 attacchi e 53 pecore precedute, gli ultimi attacchi avvenuti questo fine settimana. Inoltre, in questo stesso territorio, nel marzo scorso è stato fotografato un cane randagio le cui caratteristiche morfologiche sono vicine a quelle del lupo (cane tipo Saarloos, derivante da un incrocio lupo/cane). È stato visto da agenti statali incaricati di sostenere gli allevatori colpiti da questi ripetuti attacchi, rendendo del tutto possibile che alcuni di questi attacchi potessero essere attribuibili a lui. Per la cronaca, un cane Saarloos è stato anche all’origine di una predazione di 44 pecore nel 2016, nel territorio del comune di Nant.conclude.

#French

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