Ha presentato ricorso e di conseguenza la sanzione è stata più pesante. Xavier P., un agente di polizia, è stato condannato il 10 ottobre in appello a Parigi a due anni di carcere con detenzione continuata per violenza contro la sua ultima compagna. Una pena più consistente dei 18 mesi inflitti in primo grado dal tribunale penale di Évry-Courcouronnes lo scorso giugno.
Xavier P., 46 anni, è comparso ancora una volta in tribunale per aver tentato di strangolare la sua compagna. Lo scorso marzo, Sandra, sulla quarantina, ha presentato una denuncia contro di lui dopo aver tentato di strangolarla nella loro casa vicino a Juvisy-sur-Orge. “Ho potuto vedere nei suoi occhi che gli piaceva”, ha testimoniato la vittima raccontando questo strangolamento.
Sandra è stata infatti la sesta vittima di quest’uomo già condannato dalla Corte d’assise dell’Essonne nel settembre 2023 per atti di stupro e violenza domestica tra il 2008 e il 2014. Ha poi ricevuto dieci anni di carcere. Ma, dopo aver fatto appello, venne rilasciato due mesi dopo, provocando le ire delle sue vittime. Durante questo processo, Sandra aveva sostenuto l’uomo che era il suo nuovo compagno. Le altre parti civili avevano espresso il timore che lei potesse essere la sua prossima vittima, cosa che purtroppo si è avverata.
Il resto della vicenda fece molto rumore. Messo in custodia di polizia a marzo, Xavier P., un agente della questura ora sospeso, ha approfittato di una visita in ospedale per “dolore al petto” per scappare. È stato catturato dopo 10 giorni di fuga. Processato a giugno poi a settembre in tribunale penale, l’uomo, dal fisico imponente, si è difeso violento, incolpando Sandra e suo figlio. In carcere, Xavier P. attende ora il processo d’appello davanti alla Corte d’Assise di Parigi. Si terrà dal 4 all’8 novembre.
