Tivaouane, 10 mag. (APS) – I comuni italiani di Tivaouane e Vigone hanno firmato un accordo che interessa diversi settori, tra cui la formazione dei bambini talibé, provenienti dalla città religiosa senegalese, alle professioni dell’agricoltura e dell’artigianato.
Il sindaco della città di Vigone, Fabio Cerato, e il suo omologo di Tivaouane Demba Diop Sy hanno firmato mercoledì una convenzione che dovrebbe consentire la formazione dei talibé di Tivaouane nel settore agricolo.
Un primo gruppo di 20 ragazzi verrà introdotto alla lingua italiana prima di seguire la formazione.
Secondo il sindaco di Vigone, la partnership tra le due città riguarda la formazione dei giovani, l’istruzione e lo stato civile.
Ritiene che si tratti di un nuovo inizio che potrà portare ad altri settori, a seconda dei risultati che si otterranno.
Questa partnership fa parte di un pacchetto di progetti avviati dall’Unione Europea per combattere l’emigrazione irregolare.
Vigone, cittadina specializzata nella coltivazione del mais e nell’artigianato, ha attività economiche simili a quelle di Tivaouane, spiega Demba Diop Sy.
Secondo lui, la formazione di tutti i talibé di Tivaouane alla coltivazione del mais, cereale utilizzato nella produzione di mangimi per il bestiame, insieme all’installazione di unità di trasformazione, offrirà loro un lavoro.
Ha sottolineato l’importanza di questa partnership che riguarderà anche l’artigianato di cui Ngaye, situata non lontano da Tivaouane, è la “roccaforte” in Senegal.
I partner progettano anche di elettrificare le moschee di Tivaouane con l’energia solare, un’azione che, secondo Diop Sy, si inserisce in un programma municipale volto a dotare moschee, daara e scuole di impianti fotovoltaici.
Il prefetto del dipartimento di Tivaouane, Mamadou Guèye, si è compiaciuto della cooperazione decentrata che collega la città italiana di Vigone alla città senegalese di Tivaouane, e non ha mancato di menzionare gli “sforzi significativi” compiuti dallo Stato nei settori interessati da questo partenariato.
Ha aggiunto che questa convenzione è in linea con la visione del presidente Bassirou Diomaye Faye, uno dei primi atti che ha compiuto in questo ambito è stato quello di creare una direzione presso la Presidenza, responsabile dei religiosi e che si prende cura in particolare dei daaras e dell’integrazione dei laureati in arabo.
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