La questione della terra è ancora attuale in Senegal, e in un tweet reso pubblico sulla sua pagina
“La questione fondiaria e le forze d’inerzia che bloccano ogni desiderio o iniziativa di spostare le linee. La trasgressione della legge, delle tradizioni, dei valori morali da parte dei predatori della terra è illimitata, disinibita, ma attenzione a chi osa toccare le sue “risorse territoriali rubate”, con la complicità di funzionari corrotti. Quindi, tiriamo fuori tutto l’arsenale legale per “lavare” la nostra proprietà illegalmente monopolizzata”, si legge nel suo post.
In effetti, Alioune Tine ha accolto positivamente l’interesse del nuovo presidente per gli scandali fondiari, ma lo ha anche motivato ad andare oltre.
“PR Bassirou Diomaye Faye, dobbiamo fare pulizia senza debolezze, voi avete un mandato chiaro e avete i mezzi legali e costituzionali per riuscirci. Dobbiamo farlo”, ha insistito il fondatore del Centro Afrikajom.
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