SRM Casablanca-Settat: i sindacati dell’ONEE rinunciano al movimento di sciopero

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Ci sono volute solo 24 ore per disinnescare la crisi. Il coordinamento dei tre sindacati che rappresentano i dipendenti pubblici dell’ONEE nel settore dell’acqua potabile ha appena annunciato la sospensione del movimento di protesta, un giorno dopo l’annuncio di uno sciopero di 72 ore.

I tre sindacati interessati sono la Federazione nazionale dell’acqua potabile, il sindacato nazionale dei dipendenti pubblici dell’ONEE, del settore dell’acqua potabile e l’Unione nazionale dell’ONEE. Hanno appena annunciato la sospensione di questo movimento, in attesa della firma dell’accordo quadro attualmente in trattativa con la Compagnia Regionale Multiservizi di Casablanca-Settat.

È Al Akhbar che riporta l’informazione nell’edizione di venerdì 11 ottobre, spiegando che il coordinamento si aspetta che l’accordo quadro risponda agli impegni assunti in una precedente riunione del 12 settembre 2024, ad eccezione di due punti, tra cui uno relativo alla stabilità professionale legati alla natura delle missioni affidate all’SRM. In ogni caso, questo è quanto si legge in un comunicato stampa del suddetto coordinamento e che trova eco sul quotidiano.

La stessa fonte precisa che il programma di protesta precedentemente annunciato è solo un mezzo per preservare i diritti dei lavoratori e che l’atteso accordo quadro dovrebbe rispondere a ciò concedendo loro vantaggi e preservando i loro diritti. Aggiunge che un colloquio telefonico con i funzionari di SRM ha confermato l’impegno della direzione generale a proseguire i lavori in corso per concludere rapidamente l’accordo.

In attesa di vedere se queste promesse si realizzeranno, Al Akhbar ricorda che i sindacati del settore dell’acqua potabile ne avevano promesse diverse”giorni di rabbia», in riferimento agli scioperi nazionali annunciati per il 14, 15 e 31 ottobre, nonché per il 14 e 15 novembre. Sono stati inoltre previsti sit in davanti alle direzioni regionali dell’ONEE in diverse città con l’uso permanente di fasce al braccio.

Le motivazioni addotte per giustificare queste proteste riguardavano la vaghezza della sorte di alcune categorie di dipendenti dell’ONEE. Allo stesso tempo, i sindacati hanno denunciato la mancanza di volontà delle parti interessate di rispondere favorevolmente alle rimostranze sindacali formulate durante la riunione del 12 settembre.

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