Con un deficit di cassa di 200 milioni di euro a livello nazionale, la gendarmeria non onora più i suoi impegni nei confronti di 26 comuni dei Pirenei orientali. Il debito ammonta, ad esempio, a più di 260.000 euro a Cabestany o a più di 100.000 a Elne. Lo Stato annuncia che darà priorità al dossier.
La gendarmeria francese è in rosso. Mancherebbero 200 milioni di euro nell’ottobre 2024. L’aumento dei costi per la protezione dei Giochi Olimpici e le risorse investite per riportare l’ordine in Nuova Caledonia sarebbero le cause prime. Tutto questo mentre i conti della Francia crollano sempre di più.
26 comuni dei Pirenei Orientali sono colpiti da questo mancato pagamento, assicura l’Associazione dei sindaci. “A vari livelli”, precisa il suo presidente Edmond Jorda. Il conto è particolarmente pesante a Cabestany. Il sindaco Edith Pugnet lo misura “263.388 euro. Ciò corrisponde ai primi tre quarti dell’affitto non pagato del 2024, più l’ultimo che arriva. Ma anche l’ultimo del 2023. Ciò incide fortemente sul bilancio comunale. È l’equivalente del costo annuale del bilancio operativo di del nostro servizio spazi verdi o, entro 40.000 euro, dell’investimento in videoprotezione per il Comune”. Il comunista eletto non dimentica “che nel 2007 abbiamo investito 2,8 milioni di euro per la costruzione della gendarmeria”.
“Possiamo ancora fidarci della parola dello Stato?”
“Possiamo ancora avere fiducia nella parola dello Stato?” insiste Nicolas Garcia. Lo ricorda il sindaco comunista di Elne “2012, affinché la nostra gendarmeria non lasciasse il villaggio, le autorità ministeriali ci hanno “costretto” a costruire una gendarmeria nuova di zecca. La città ha chiesto un prestito di 3 milioni di euro sulla base dell’impegno della gendarmeria a pagare un affitto annuo di 153.644 euro, mentre la il rimborso del mutuo per il Comune è di 151.762 euro. L’affitto viene pagato trimestralmente. Ad oggi non sono stati pagati il secondo e il terzo trimestre, ovvero 102.429 euro la gendarmeria è tenuta a versare la tassa sui rifiuti domestici per gli anni 2021, 2022, 2023 per un importo di 11.317 euro.
“Naturalmente non si tratta di incolpare i gendarmi, al contrario”, specifica Edith Pugnet. “D’altra parte, quando lo Stato addita gli enti locali per giustificare il proprio debito, si capisce dove sta la realtà del discorso”.
“Il ministero garantisce di dare priorità al dossier” misurare Edmond Jorda. “Chiediamo che venga data priorità ai comuni finanziariamente più fragili, già obbligati ad aprire linee di cassa. Non dobbiamo dimenticare che le finanze dei comuni colpiti possono penalizzare anche i ritardi nel pagamento delle fatture alle imprese locali”.
La senatrice LR Loriane Josende, informatrice della questione, interroga ufficialmente il governo su questi mancati pagamenti questo mercoledì 9 ottobre. “Il dossier è diventato una priorità. Dovrebbe essere approvata una legge finanziaria di modifica per finanziare questi 200 milioni di euro. I comuni più vulnerabili dovrebbero essere pagati a dicembre 2024, gli altri all’inizio del 2025”. 26 sindaci dei Pirenei Orientali incrociano le dita.