Aumento del 6% dalla fine dell’estate: il Bloc Québécois decolla nelle intenzioni di voto

-

OTTAWA | Forte di un’improbabile vittoria elettorale e di un nuovo potere negoziale in Parlamento, il Bloc Québécois ha fatto un significativo passo avanti nelle intenzioni di voto.

“Se ci fossero le elezioni oggi, il Blocco si troverebbe in una posizione migliore che mai”, sottolinea il sondaggista Jean-Marc Léger.

Il partito di Yves-François Blanchet raccoglie il 35% dei consensi, in aumento di 6 punti percentuali rispetto alla fine dello scorso agosto, secondo un sondaggio realizzato da Il diario-Novità sull’IVA.

Pertinenza

Le elezioni federali sono previste per l’ottobre 2025, ma il voto potrebbe svolgersi molto prima. Il governo di minoranza di Justin Trudeau, recentemente estromesso dall’NDP, sta lottando per la propria sopravvivenza alla Camera dei Comuni e potrebbe cadere in qualsiasi momento.

Con il sostegno del 45% dei francofoni, contro il 20% del PLC e il 21% del PCC, il Blocco può sperare di guadagnare, avendo ottenuto 32 seggi alle elezioni del 2021.

Il partito sovranista ha appena sfondato sull’isola di Montreal, conquistando contro ogni previsione il castello liberale di LaSalle–Émard–Verdun.

Da quando l’NDP ha rotto i suoi legami politici con i liberali, il Bloc Québécois cerca di sfruttare la sua influenza per ottenere guadagni in cambio della sopravvivenza del governo fino a Natale.

Il partito sovranista vuole strappare ai liberali un aumento del 10% delle pensioni per i giovani dai 65 ai 74 anni e maggiori tutele per la gestione dell’offerta.

“Secondo me, dimostrano la loro utilità per i quebecchesi”, analizza il signor Léger.

Poilievre calpesta

Al contrario, il Quebec resta un mistero per il partito conservatore di Pierre Poilievre, che ristagna al 22% nelle intenzioni di voto.

La lunga tournée estiva del leader conservatore in Quebec e le sue manovre per far cadere il governo non sembrano dare frutti.

Foto d’archivio, Stevens LeBlanc

Quel che è peggio, il potenziale di rialzo del PCC in Quebec “non è per il momento molto elevato”, che raccoglie le seconde scelte di un magro 7% dell’elettorato, indica Léger.

“È come se non avessero bisogno del Quebec”, ritiene il sondaggista. “C’è del lavoro da fare in Quebec, inevitabilmente”.

L’NDP è “il partito che spaventa meno”, rappresentando la seconda scelta del 20% degli elettori del Quebec.

Priorità

Punto positivo per Pierre Poilievre: la lotta all’inflazione e al carovita sono in cima alle priorità degli elettori del Quebec (vedi tabella a lato).

“Esatto [un] vantaggio per Pierre Poilievre”, analizza M. Léger.

Completano il podio il finanziamento della rete sanitaria e la gestione dell’immigrazione.

class="desktop-src"> class="tablet-src"> class="mobile-src">
>
>
>

Hai qualche informazione da condividere con noi su questa storia?

Scrivici a o chiamaci direttamente al 1 800-63SCOOP.

-

PREV un centro sanitario inaugurato in questa città
NEXT La Chicorée, le piccole novità dal Nord da martedì 1 ottobre