Le Pen chiede di “infliggere” a Macron “la sanzione elettorale più feroce” possibile

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Le Pen chiede di “infliggere” a Macron “la sanzione elettorale più feroce” possibile
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Marine Le Pen durante un incontro a Perpignan, 1 maggio 2024. ED JONES/AFP

A cura di Le Nouvel Obs con AFP

pubblicato su 1 maggio 2024 alle 15:27Aggiornato 1 maggio 2024 alle 15:32

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La leader dei deputati del Raggruppamento Nazionale Marine Le Pen ha convocato mercoledì 1 maggio i francesi “infliggere” a Emmanuel Macron “la sanzione elettorale più feroce” possibile durante le elezioni europee del 9 giugno.

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“Dobbiamo contrastarli, dobbiamo sanzionarli, dobbiamo licenziarli”ha lanciato Marine Le Pen dal palco del grande incontro del suo partito a Perpignan. “Dobbiamo dare a questo potere la sanzione elettorale più severa che gli possa essere inflitta. E questa sanzione sarà misurata sul divario tra la lista guidata da Jordan Bardella e quella dei decostruttori macronisti”ha insistito.

Per ora, a 39 giorni dalle elezioni, la lista RN di Jordan Bardella distanzia ampiamente quella della maggioranza macronista guidata da Valérie Hayer: 32% di intenzioni di voto contro il 17%, secondo un sondaggio Ipsos pubblicato lunedì.

“Una grande alternanza in Europa”

“Queste elezioni del 9 giugno costituiscono (…) un appello alla mobilitazione generale”ha dichiarato Marine Le Pen in apertura del suo intervento. “Niente astenuti, ma nemmeno dispersioni”ha sostenuto, mettendo in guardia gli elettori che potrebbero lasciarsi tentare da altri candidati della destra, in particolare quello di Marion Maréchal (Riconquista) dell’estrema destra.

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“Un giorno, un giro, un voto: Bardella”ha insistito, esortandoci a farlo “che il 9 giugno è la prima tappa di una grande alternanza in Europa, ma anche (…) perché nel 2027 in Francia si terranno le elezioni presidenziali”.

Di fronte a più di 2.000 attivisti riuniti nella più grande città gestita dalla RN, Marine Le Pen ha invitato le sue truppe a non “cedere al terrorismo intellettuale” sull’Unione Europea.

“Abbiamo ragione ad essere critici. Abbiamo ragione a volere qualcos’altro per l’Europa, per la Francia e per noi stessi”implorò, supponendo che lo volesse “dire di no” su alcuni temi, come ad es “sommersione migratoria”, “la distruzione della nostra economia in nome di un’ecologia in declino” dove il “governo tecnocratico da Bruxelles o altrove”.

A cura di Le Nouvel Obs con AFP

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