una serie su France 2 per “decostruire” il romanzo nazionale – Libération

una serie su France 2 per “decostruire” il romanzo nazionale – Libération
una serie su France 2 per “decostruire” il romanzo nazionale – Libération
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Lo spettacolo, che mescolerà fiction e interviste ad esperti lontani da idee preconcette, ripercorrerà sedici secoli di storia, dall’antica Gallia al Rinascimento. Prima trasmissione martedì 8 ottobre su France 2.

È un nuovo programma che sicuramente susciterà interesse. La serie di documentari La nostra storia della Francia intendeva raccontare “diversamente” il nostro passato comune sarà trasmesso martedì 8 ottobre su France 2, alle 21:00. Ispirati a un format danese e trasmessi in prima serata, questi sei episodi da 52 minuti ciascuno ripercorrono sedici secoli di storia, dall’antica Gallia al Rinascimento, mescolando finzione e interviste agli esperti, con un’ambizione che somiglia fortemente a un rispolvero – addirittura a una decostruzione – del romanzo nazionale.

Qual è il concept dello spettacolo?

Questo è l’attore Tomer Sisley, noto per i suoi ruoli nei film Largo Verricello e la serie Balthazar su TF1, che si occupa di raccontare la storia di Vercingétorige, Clodoveo e Carlo Magno durante viaggi indietro nel tempo dove sarà testimone di scene emblematiche della storia francese, senza interferire con i suoi protagonisti. Ogni episodio è stato supervisionato da storici specializzati nel periodo interessato.

Per affrontare personaggi simbolici come Giovanna d’Arco, attorno alla quale persistono i miti, la narrativa sarà supportata da interviste ad esperti, come Franck Collard, specialista del nativo di Domrémy. “Siamo eredi di una tradizione che esalta questa eroina, non sempre in modo molto complesso. Le interviste aggiungono sfumature a tutto”, spiega a Libe Claude Gauvard, storico specializzato in storia politica, sociale e giuridica del Medioevo e professore emerito all’Università di Parigi 1-Panthéon-Sorbonne, e che ha curato gli episodi su Giovanna d’Arco e Saint-Louis.

Come integrare la fiction nel programma?

Gli episodi vanno e vengono tra i principali eventi storici e una famiglia dell’epoca le cui avventure sono romanzate, per raccontare cosa potrebbe aver pensato la gente comune e per specificare aspetti a volte trascurati. Ad esempio, la serie tratterà del ruolo delle donne, a lungo dimenticate dalla storia “lavoravano, che erano negli spazi pubblici e nei campi”, precisa Claude Gauvard. Lo storico saluta la serietà della serie, grazie alla quale “le persone impareranno cose”. “Il mio ruolo era inquadrare le cose per vedere se i fatti venivano trasmessi correttamente. L’esercizio è difficile perché gli storici hanno tanti dubbi e non è facile trasmetterli per immagini. spiega.

Perché “decostruire” la storia?

“Siamo in una Francia divisa, in cui si strumentalizzano la storia e le questioni identitarie” e dove noi “Sorgono molte domande” al presente, precisa il direttore delle riviste di France Télévisions, Nicolas Daniel, per il quale il “primo obiettivo” dello spettacolo è “raccogliere”. E per anticipare: “Le proposte che avanziamo non mancheranno di essere commentate, magari criticate, dibattute. Quello che vorremmo è che sia proprio un modo per aprire il dibattito su queste epoche, riportarle alla luce, magari anche interrogarsi a vicenda, con una base solida e non faziosa”.

“Abbiamo idee preconcette su Carlo Magno, su Giovanna d’Arco, su Vercingetorige” e si tratta “decostruirli” portando “uno sguardo informato e forse un po’ più moderno”, concorda Tomer Sisley. Lo spettacolo cerca, secondo lui, di spiegare “come gli eventi raccontati hanno contribuito a costruire la Francia in cui viviamo oggi”. Un esercizio “avuto” ricordare “i nostri valori comuni, da dove veniamo e perché siamo qui”, dà il benvenuto all’attore cinquantenne. Afferma che questo rappresenta a “onore gigante” per chi ha “origini multiple”.

Alla fine, la serie è stata progettata come “un vero oggetto di servizio pubblico” eccedente “Trasmissione televisiva”, secondo Nicolas Daniel. Seguendo questa logica, La nostra storia della Francia alimenterà la piattaforma educativa di France Télévisions, Lumni, a disposizione degli insegnanti.

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