due ex dipendenti condannati a 10 mesi di carcere

due ex dipendenti condannati a 10 mesi di carcere
due ex dipendenti condannati a 10 mesi di carcere
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Due ex dipendenti di un asilo nido People&Baby sono stati condannati lunedì 7 ottobre a Lille a 10 mesi di carcere per violenza sui bambini, un caso giudicato a porte chiuse nel bel mezzo di un dibattito mediatico sul disfunzionamento di alcuni asili nido privati.

L’ex direttore di questo asilo nido a Villeneuve-d’Ascq, alla periferia di Lille, è stato riconosciuto colpevole di violenza su tre bambini ed è stato anche condannato all’interdizione di svolgere qualsiasi attività a contatto con minori per tre anni. L’ex infermiera, ritenuta colpevole di violenza su otto bambini, è stata condannata a cinque anni di interdizione dall’esercizio di qualsiasi attività a contatto con minori. Lunedì entrambe le donne erano assenti all’udienza.

Il tribunale è andato oltre le richieste per il primo, contro il quale l’accusa aveva chiesto il 23 settembre sei mesi di sospensione condizionale, ma è rimasto al di sotto per l’infermiera, avendo l’accusa chiesto dodici mesi di sospensione condizionale.

Gli imputati sono stati perseguiti per violenza intenzionale, fisica e psicologica, senza incapacità, contro nove bambini in totale.

Le parti civili hanno descritto privazione dei pasti, umiliazioni, isolamento e alcuni sospetti abusi fisici.

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Il processo si è svolto subito dopo la liberazione di Orchi di Victor Castanet, un’inchiesta che denuncia il modello low cost da diversi gruppi di asili nido privati, in particolare People&Baby.

“Disturbi psicologici »

Il giornalista si è presentato in tribunale, promettendo di fornire sostegno alle famiglie. “Questo processo è ovviamente emblematico, perché mette in luce le disfunzioni di questo gruppo e più in generale di un certo numero di gruppi in questo settore”ha dichiarato davanti alle numerose telecamere presenti.

Le parti civili hanno però ricordato che questo processo non è quello del gruppo People & Baby. “Qui non si tratta di vendetta, lapidazione o recupero mediatico”ha sottolineato Me Patrizio Lambert. Rappresenta una famiglia con due figli che denunciano “abuso psicologico, isolamento, cattiva alimentazione”, ma anche sospetti di violenza fisica, di un figlio “è stata trovata con una protuberanza sulla fronte”.

“Oggi mio figlio ha 8 anni e ha problemi psicologici”ha spiegato all’Agence France-Presse anche un genitore che ha intentato una causa civile e accusa l’infermiera ausiliaria di aver chiuso suo figlio all’oscuro. Secondo lui le conseguenze sono molteplici: aggressività, difficoltà a scuola, paura del buio, ansia.

Sotto pressione, il settore vivaistico si trova ad affrontare da anni una grave carenza di professionisti e disfunzioni attribuite a un metodo di finanziamento complesso con effetti ritenuti “pervertito”.

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Il mondo con l’AFP

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