I pannelli “esplicativi” relativi al ponte pedonale del ponte del Monte Bianco suscitano le ire del MCG. Il Dipartimento comunale di Pianificazione, Edilizia e Mobilità (DACM) li ha fatti installare mercoledì 2 ottobre nei pressi della struttura. Dovrebbero informare i cittadini sul progetto della passerella, promosso con un referendum e votato il 24 novembre. Ritenendo che si tratti di “propaganda ingiusta”, lunedì il MCG ha ordinato al Consiglio di amministrazione di rimuovere questi cartelli entro mercoledì. Trascorso tale termine, il partito annuncia che si rivolgerà alla Camera Costituzionale della Corte di Giustizia per far rimuovere urgentemente tali cartelli.
“Ogni giorno che passa influenza gli elettori sottoposti a questa propaganda”, spiega François Baertschi, presidente del partito. Osserva che gli elementi esposti dal Comune evidenziano “i punti forti” del progetto ed elencano i suoi vantaggi “per la mobilità” e “per il porto”, e questo “senza alcuna sfumatura o presentazione dei punti di vista degli avversari” .
Il MCG ritiene che procedendo in questo modo il Consiglio d’amministrazione violi le norme di attuazione della legge sull’esercizio dei diritti politici. Questa prevede che “è vietata ogni propaganda unilaterale, ingiusta o fuorviante, così come il finanziamento occulto o sproporzionato della campagna”. François Baertschi aggiunge che si chiede se l’installazione di questi pannelli non costituisca “una gestione iniqua degli interessi pubblici. Il denaro dei ginevrini non dovrebbe essere utilizzato per le campagne elettorali». Il partito afferma di aver scelto la via della messa in mora piuttosto che il ricorso per cercare di evitare procedimenti legali e, in questo modo, “risparmiare i fondi dei contribuenti”
Collaboratore personale del consigliere amministrativo Frédérique Perler, capo della DACM, Marc Moulin precisa che l’esecutivo “risponderà a tempo debito dopo aver letto questa lettera” del MCG.
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