Mini reattore nucleare nella Marna: la società pilota del progetto presenta una richiesta ufficiale al governo

Mini reattore nucleare nella Marna: la società pilota del progetto presenta una richiesta ufficiale al governo
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Questa è la prima volta in Francia. La start-up francese Jimmy Energy ha depositato il 29 aprile a richiesta di autorizzazione all’installazione di un mini reattore nucleare nel governo. Se il progetto verrà convalidato, questo dispositivo da 10 megawatt verrebbe installato vicino alla fabbrica del gruppo Cristal Union/Cristanol di Bazancourt, per produrre l’energia del sito dove si trova uno zuccherificio e il più grande impianto di produzione di bioetanolo in Francia.

Questo reattore “permissivo”, cioè completamente sicuro, è a tipo di caldaia a combustibile nucleare che dovrebbe consentire “fornire calore senza emissioni di carbonio” cioè il vapore, invece “bruciatori a gas”che rilasciano gas serra nell’atmosfera, spiega Jimmy Energy in un comunicato stampa.

Formazione di almeno 3 anni

Depositato presso il Ministero della Transizione Ecologica, che conferma di averlo ricevuto e chi poi dovrà entrare l’Autorità per la sicurezza nucleare (ASN), la fase di esame della pratica possono durare almeno tre anni. Oltre al minireattore della start-up Jimmy Energy, il primo ad essere oggetto di un “dossier di richiesta di autorizzazione alla realizzazione” secondo l’ASN, altri dieci progetti simili sono attualmente monitorati dalla polizia nucleare.

Dall’8 aprile l’associazione tutela ambientale Robin Hood aveva indicato a France Bleu Champagne-Ardenne in un comunicato stampa l’esistenza di questo progetto di installazione di un mini-reattore nucleare, allora qualificato come semplice “studio” dal gruppo Cristal Union/Cristanol. “Nessun accordo è stato firmato.” Perché “un progetto del genere richiede diversi anni di studi e devono essere fornite tutte le garanzie di sicurezza e le autorizzazioni”ha assicurato l’azienda.

Da parte loro, i sindaci di Bazancourt, Boult-sur-Suippe e Pomacle, che avevano ha negato di essere a conoscenza dell’esistenza del progetto contrariamente a quanto sostenuto dall’associazione Robin des Bois, aveva richiesto il 9 aprile Cristal Union/Cristanol e il prefetto della Marna “al fine di ottenere la massima trasparenza sull’argomento”.

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