Organizzazione del settore religioso: Selly Bâ sostiene l’intervento statale

Organizzazione del settore religioso: Selly Bâ sostiene l’intervento statale
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Secondo il Dott. in sociologia Selly Bâ e specialista in genere e religione, lo Stato del Senegal deve intervenire l’organizzazione del settore religioso per una migliore gestione delle sfide legate alle cerimonie religiose, all’accattonaggio, alla formazione con le daara, ai bambini di strada e ai due festival di Korité e/o Tabaski. Ospite della trasmissione Obiezione su radio Sudfm ieri, domenica 28 aprile, il Dott Selly Bâ ha giustificato questa richiesta di coinvolgimento dello Stato nel funzionamento della religione con la situazione piuttosto particolare della laicità vissuta in Senegal e che è caratterizzata dalla complicità e dalla connessione fin dall’epoca coloniale del potere temporale e spirituale.

Lo Stato del Senegal deve interessarsi all’organizzazione del settore religioso. L’opinione è della dottoressa Selly Bâ, docente-ricercatrice in sociologia e specialista in Genere e Religione in Senegal. Ospite del programma Objection della radio Sudfm ieri, domenica 28 aprile, la dottoressa Selly Bâ è andata ancora oltre sottolineando l’importanza per lo Stato di organizzare questo settore della religione in Senegal. “Abbiamo davvero bisogno di organizzarlo ed evitare i due festival Korité e Tabaski, ma anche di trasparenza in termini di risorse destinate ai centri religiosi. Perché, secondo alcuni, queste famiglie ricevono ogni anno circa miliardi. Dobbiamo valutare tutto questo. Dove vengono iniettati questi soldi? Chi lo gestisce? La questione dell’accattonaggio, questa questione che diventa violenza per ogni donna o uomo che si alza ogni mattina e incontra questi bambini che chiedono l’elemosina per strada”, ha osservato la dott.ssa Selly Bâ, che in precedenza aveva insistito nel sottolineare il carattere particolare della laicità senegalese.

«Per me la laicità è il riconoscimento della diversità. Il Senegal vive una laicità piuttosto particolare dovuta al fatto che i due poteri, temporale e spirituale, sono complici fin dall’epoca coloniale. Sono anche collegati e con questo nuovo governo si sono ricollegati, il che è ciò che ha causato molto dibattito perché alcune persone si chiedono se questa fosse una priorità. Ma penso che sia estremamente importante ripensare questo contratto sociale a favore di tutti i senegalesi”. A questo proposito, pur accogliendo con favore la creazione di una Direzione per gli affari religiosi, annunciata dal Capo dello Stato a margine del Consiglio dei ministri il 17 aprile, e che potrebbe, ha affermato, “aiutare ad affrontare rapidamente le sfide delle cerimonie religiose, accattonaggio, formazione con daaras, bambini di strada”, Selly Ba ha però invitato le autorità presenti a chiarire il ruolo di questa nuova struttura. La sociologa e specialista in questioni di genere, durante l’incontro faccia a faccia con la nostra collega Baye Oumar Guèye, ha deplorato il persistere di una sottorappresentanza femminile nelle sfere decisionali e nelle forze di sicurezza, sostenendo allo stesso tempo riforme giuridiche per garantire i diritti a lungo termine di donne.

NANDO CABRAL GOMIS

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