Il videografo di estrema destra Papacito è stato multato di 5.000 euro per aver minacciato un sindaco

Il videografo di estrema destra Papacito è stato multato di 5.000 euro per aver minacciato un sindaco
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Lo YouTuber di estrema destra Papacito è stato condannato venerdì 26 aprile a Parigi a una multa di 5.000 euro per insulti omofobici e incitamento alla violenza contro il sindaco di un piccolo villaggio del sud-ovest, che ha dovuto essere messo sotto protezione da una poliziotta. Il viceprocuratore, Cédric Le Grand, aveva chiesto una pena detentiva a sei mesi con sospensione della pena e una multa di 3.000 euro.

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Il videografo 38enne, vero nome Ugo Jil-Gimenez, dovrà risarcire anche 4.000 euro di danni a Christian Eurgal, sindaco di Montjoi, villaggio di meno di 200 abitanti nel Tarn-et-Garonne, deciso dal Corte Criminale. Dovrà inoltre risarcire 1.000 euro di danni a ciascuna delle tre associazioni che lottano contro l’omofobia la cui costituzione come parte civile è stata accettata dal tribunale.

L’operatore video è stato implicato per due lunghi video, pubblicati online nel novembre 2022 e poi nel maggio 2023, in cui si schierava in un conflitto di quartiere a Montjoi, relativo a un percorso di accesso a una fattoria. Papacito, il cui canale YouTube nel frattempo è stato chiuso, è apparso come un fervente sostenitore di uno dei protagonisti, un allevatore di maiali. E ha accusato il sindaco di lasciarsi corrompere dall’altra parte in conflitto, a “signore” Britannico.

“La linea gialla è stata superata”

Il tribunale, che nel corso del processo del 28 febbraio ha visionato lunghi estratti dei due video incriminati, ha assolto l’operatore video per il primo, ma lo ha condannato per il secondo. Sentiamo Papacito criticare un decreto comunale che equipara ad a “Un volantino frocio”utilizzando secondo lui a “campo lessicale del tarlouze”e spiegare che il “devianti” deve essere “eseguito” − commenti in cui l’accusa ha visto insulti omofobici.

In questo file, il videografo ha “ha davvero superato la linea gialla”E “ha contribuito” ha “l’implacabilità che era caduta” sul sindaco, vittima di minacce di morte, ha martellato il viceprocuratore.

Al banco dei testimoni Papacito si è difeso reclamando “eccesso” e uno spirito di “gadriole”, e aveva sottolineato di essere stato attaccato più sulla forma che sulla sostanza, poiché non era stato perseguito per diffamazione per aver accusato il sindaco di corruzione. Appare la decisione resa venerdì “misurato”ha commentato venerdì il suo avvocato, Martial Groslambert, che consulterà il suo cliente per decidere su un eventuale ricorso.

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Il mondo con l’AFP

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