Alain Giresse a Mont-de-Marsan: “i fratelli Boniface, modelli”

Alain Giresse a Mont-de-Marsan: “i fratelli Boniface, modelli”
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Di Sébastien Comet
pubblicato su

26 24 aprile alle 17:44

aggiornato il 26 aprile 24 alle 17:46

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Prima del calcio d’inizio del derby tra i Stade Montois dell’US Dax alle 21, in rappresentanza della 28esima giornata della Pro D2, l’ex calciatore ha tenuto una conferenza questo pomeriggio al ristorante Mameta di Mont-de-Marsan. Davanti a lui c’è un gruppo di imprenditori, ma anche il presidente dello Stade Montois, Jean-Robert Cazeaux, e il sindaco di Mont-de-Marsan, Charles Dayot. Un evento avviato da Sevens Landes Clubrete di attori economici e sportivi.

L’ex centrocampista Girondini di Bordeaux e la squadra francese (47 presenze) ha raccontato numerosi aneddoti sulla sua carriera, ma anche sul suo attaccamento allo Stade Montois. Pezzi selezionati.

Stade Montois, un club che ammira

“Lo Stade Montois è la mia squadra” ammette, guardo tutte le partite della Pro D2. Ricorda in particolare i fratelli Bonifacio, “modelli”, dice. Ha avuto anche l’opportunità di incontrare André, recentemente scomparso, durante l’inaugurazione dello stadio Langoiran che porta il suo nome. Per lui lo Stade Montois rappresenta anche “l’etichetta del bel gioco”. Ricorda di aver messo piede sul prato della Barbe d’or (antico nome dello stadio André e Guy Boniface – ndr) nel 1986, per la 32esima finale della Coupe de France vinta dai Girondini contro il Tolosa, 2 gol a 0 .

Francia-RFG nel 1982 “Harald Schumacher è stato così per tutta la partita”

Se il giornale Il gruppo Titolava il 9 luglio 1982 un “Fabulous” destabilizzante perché raccontava la semifinale persa dai blues contro la Germania, Alain Giresse, dal canto suo, concentrava la sua delusione su un uomo, Harald Schumacher. Se ricordiamo l’attacco commesso al povero Battiston allo scoccare dell’ora, “non ha fatto la trasferta a vuoto” reagisce Alain Giresse, confermando anche che il portiere tedesco era stato aggressivo per tutta la partita.

Aneddoto raccontato dall’ex nazionale francese: “Qualche anno dopo, durante una serata nei salotti della Federcalcio tedesca, sentii un forte “ciao Alain”, era lui, la mia espressione era ancora intrisa del ricordo del Siviglia. Da quel giorno, Alain Giresse insisteva ancora: “eravamo devastati, avevamo l’impressione che ci fosse stato rubato qualcosa”.

Sui Girondins de Bordeaux e la situazione attuale

Inizia prima con “il mio cuore è blu scuro e bianco”. Ammette che il passaggio degli americani non è stato un successo. “Non gli importa perché è un fondo di investimento”. Quello che ora risiede nella periferia di Tolosa afferma che i Girondini devono tornare in Ligue 1 il più rapidamente possibile, se non altro per l’aspetto economico e, ovviamente, perché la città ne ha bisogno. Analizza anche che Matmut Atlantique non ha ancora creato l’entusiasmo necessario.

Calcio e rugby

Alain Giresse ammette che assistere ad una partita di rugby è una boccata d’aria fresca. Senza cadere nella caricatura, il giocatore da 592 partite con il Bordeaux prende esempio dai tifosi del Dacquois presenti a questa conferenza. Nessuna animosità, spirito amichevole, ma anche un po’ di silenzio. Una differenza con il mondo del calcio che cade “in tante colpe”.

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Per quanto riguarda il calcio attuale “guardate il Pallone d’Oro, è diventato un obiettivo individuale che premia un solo giocatore a discapito degli altri e in particolare di chi difende. Scambio un Pallone d’Oro con un Mondiale, nessun problema”.

Il suo pronostico per il derby delle Landes

Anche se non ha dato un punteggio preciso, Alain Giresse ammette che il suo cuore tende più ai Gialloneri. “Dax continua a vincere in questo momento, e più vinciamo, più ci avviciniamo alla sconfitta.” Gli ex Girondini scenderanno in campo questo venerdì sera per dare il via a questo incontro.

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