Degli otto uomini arrestati martedì in diversi dipartimenti, sospettati di aver estorto denaro a commercianti per finanziare il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), sette verranno presentati questo venerdì al giudice istruttore antiterrorismo in vista di un possibile rinvio a giudizio.
Questi uomini, di età compresa tra i trenta e i sessant’anni secondo una fonte vicina al caso, avrebbero organizzato “la strutturazione di una campagna di estorsione e di finanziamento del terrorismo a Seine-Saint-Denis”, nella regione parigina, “a beneficio del PKK”, ha indicato la Procura nazionale antiterrorismo (PNAT), su richiesta dell’AFP. Il PKK, Partito dei Lavoratori del Kurdistan, è classificato come gruppo “terrorista” da Ankara e dai suoi alleati occidentali, in particolare dall’Unione Europea di cui la Francia è membro.
Gli investigatori sospettano che siano collegati dal 2020 alla “kampanya”, la riscossione delle tasse rivoluzionarie da parte di commercianti e membri della comunità curda con sede in Francia, secondo una fonte vicina alla questione. Mentre era in custodia di polizia, uno dei leader del gruppo ha affermato in particolare che questa raccolta, basata sulla “volontarietà” delle donazioni di denaro, “faceva parte del DNA curdo”, secondo un’altra fonte vicina.
La collezione si basa sul “DNA curdo”, secondo uno dei leader del gruppo
Da parte sua, l’avvocato Jean-Louis Malterre, che difende due degli imputati, ha denunciato questa “operazione concertata” all’AFP, citando in particolare “perquisizioni nei media curdi in Belgio”, mentre il PKK è “un movimento politico che lotta per la libertà del suo popolo”.
Lunedì, nel contesto dello stesso caso, hanno avuto luogo delle perquisizioni in Belgio, negli studi televisivi curdi di Sterk TV e Medya News, su richiesta di assistenza di un giudice antiterrorismo francese. Gli arresti sono stati effettuati il giorno successivo a Seine-Saint-Denis, Seine-et-Marne e Bouches-du-Rhône.
Secondo il PNAT, l’ottavo uomo arrestato è stato rilasciato senza alcun procedimento giudiziario. Giovedì il gip ha disposto un ulteriore procedimento contro un altro uomo, già imputato in questa inchiesta giudiziaria, secondo il PNAT.
Un anno fa, in Francia, undici membri del PKK furono condannati dal Tribunale penale di Parigi per estorsione e finanziamento al terrorismo, a pene che andavano da tre anni con sospensione della pena a cinque anni di reclusione, di cui uno con sospensione condizionale.
