dietro questo derby delle Landes, un ottavo di finale inaspettato

dietro questo derby delle Landes, un ottavo di finale inaspettato
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LI posti sono cari, lo Stade Montois e l’US Dax se lo aspettavano, ma l’imprevedibile è altrove. A tre giorni dalla fine del campionato, le due principali bandiere del rugby landese si contendono lo stesso biglietto, un posto nelle fasi finali, così lontano dalle aspirazioni Dacquoise di inizio stagione. La promozione qualificata, mai vista prima nella Pro D2. E perché non per uno sbarramento contro il tuo miglior nemico?

“Dobbiamo andare a Barcellona a fine maggio, stiamo solo calcolando se non posticipare un po’! »

Se l’obiettivo di un quarto di finale non può essere trascurato, avrà infatti il ​​profumo di un ottavo…

LI posti sono cari, lo Stade Montois e l’US Dax se lo aspettavano, ma l’imprevedibile è altrove. A tre giorni dalla fine del campionato, le due principali bandiere del rugby landese si contendono lo stesso biglietto, un posto nelle fasi finali, così lontano dalle aspirazioni Dacquoise di inizio stagione. La promozione qualificata, mai vista prima nella Pro D2. E perché non per uno sbarramento contro il tuo miglior nemico?

“Dobbiamo andare a Barcellona a fine maggio, stiamo solo calcolando se non posticipare un po’! »

Se l’obiettivo dei quarti di finale non può essere trascurato, aleggia infatti un soffio di ottavo posto sopra un “Boni” nel record di presenze annunciato (12.500 spettatori), questo venerdì. Niente di proibitivo per gli sconfitti. “Mancano due partite e secondo me i due club landesi possono entrare tra i primi 6”, rassicura Frédéric Urruty, tecnico dei tre quarti del Mons. Buon per le Landes, ma se ce ne sarà uno solo, spero che saremo noi. »

Ognuno ha la propria carota

Dopo il derby, il Dax ospiterà l’Agen per poi andare a Nevers; Il Mont-de-Marsan si recherà a Montauban e finirà in casa con il Rouen. Ci saranno ancora dieci punti da prendere e poco tempo per sperare nel passo falso di una concorrente. Abbastanza per mettere un po’ di pressione sul programma per le prossime settimane? “Assolutamente no, dobbiamo andare a Barcellona a fine maggio, stiamo solo calcolando se non arretrare un po’, in relazione al jump-off”, dice Maxime Delonca, tallonatore del Dacquois.

“Se i giocatori non sono motivati, possono fermare questo sport!”

Il viaggio di fine anno, un piccolo bonus necessario per un contratto già concluso. Il mantenimento è ormai consolidato, in quanto la presunta supremazia territoriale è una leva su cui Jeff Dubois non vuole fare troppo affidamento: “Abbiamo fatto il lavoro! Abbiamo battuto due volte Biarritz e una volta Mont-de-Marsan”, scherza il manager dell’USD. Sconfitti 26 a 22 nel derby dell’andata, i Montois vedono in questa vendetta la chiave del loro destino. “Ci siamo posti degli obiettivi per questa stagione e dobbiamo fare di tutto per raggiungerli. Per ora dipende solo da noi”, avverte il terzino giallonero Simao Bento.

Da quando lo Stade Montois è tornato in Pro D2, le fasi finali sono rimaste impresse. A parte la prima stagione di sbarco (2013-2014), e le due più o meno pandemiche (2019-2020 e 2020-2021), tutti gli altri anni sono stati scanditi da una o più settimane di divertimento extra. Finale nel 2015 e nel 2022, semifinale nel 2016, 2017, 2018 e 2023, quarti di finale nel 2019: il tifoso del Mons è emozionato, ma non ha mai assaporato la gloria di una vittoria ritrovata il 27 maggio 2012 contro il vicino Pau a Chaban-Delmas. E ora Dax viene a distrarlo? “Se i giocatori non sono motivati, possono smettere di praticare questo sport! », dice Frédéric Urruty.

E perché farlo?

Il ciclo dell’organico di Patrick Milhet – seppure mai incoronato – procede con una bella regolarità e la Top 14 rappresenta un traguardo senza grande impegno di tempo per il club presieduto da Jean-Robert Cazeaux. L’ambiente del derby, che beneficia già di un nuovo manto erboso sintetico, ha visto recentemente una boccata d’aria fresca grazie a quasi 4 milioni di euro investiti nella tribuna nord. E dimostra la volontà “di fare un passo avanti”, in particolare quello di un budget di 10 milioni “entro due anni”. A Mont-de-Marsan il tempo è concertato; a Dax lo detta l’atleta.

Arrivati ​​più velocemente del previsto, gli uomini di Jeff Dubois conoscono bene tutte le difficoltà della seconda annata. “Sta a noi, staff, affrontare questo tipo di situazione”, spiega il tecnico biancorosso. La prossima stagione ricominceremo a giocarci la sopravvivenza, il budget (meno di 6 milioni di euro) non cambierà. Dal punto di vista sportivo ci rafforzeremo con tre, quattro giocatori e perderemo un po’ di più. Qualunque cosa accada in questa stagione, dobbiamo portare a termine le cose fino alla fine. » Il percorso verso l’Ernest-Wallon (sede della finale, a Tolosa) o il Barcellona passerà attraverso il derby.

Combattimento su sintetico

I tanti ingredienti riuniti per questo derby promettono un incontro di grande impegno. “Ci sarà molta battaglia in campo”, dice l’allenatore del Mons Patrick Milhet. “Penso che questa sarà la partita più importante della nostra stagione”, pensa il suo omologo Dacquois. All’andata, le condizioni meteo hanno chiuso gli 80 minuti, al termine dei quali il Dax ha vinto grazie ai suoi attaccanti e al piede di Romuald Séguy.
La pioggia dovrebbe far parte del derby di ritorno di questo venerdì, ma sarà abbinata a una superficie sintetica su cui i Dacquois non sono abituati a giocare e che fa soffrire alcuni dei suoi profili “solidi”. “Lo abbiamo sperimentato durante la stagione, ad Aix, a Vannes”, ricorda Jeff Dubois. La parte più difficile riguarda i nostri pilastri, ma dureranno 40 minuti ciascuno. » Vale comunque la pena fare l’esperienza: “Il gioco è accelerato e questo ci va bene. Se un giorno saranno previsti dei lavori sul prato di Maurice-Boyau, è su questo che dovremo concentrarci. »

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