VIDEO. Scoprite quale pasticceria prepara il miglior flan dell’Alta Garonna?

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l’essenziale
Questo giovedì, al liceo René Bonnet, a Tolosa, si è svolta la prima edizione del concorso per il miglior flan del dipartimento. La pasticceria Georgette ha vinto il primo premio.

Negli ultimi anni lo sformato di pasticceria ha sofferto di una cattiva immagine. Ha sofferto dell’industrializzazione dei panifici. La sua consistenza gelatinosa e il gusto eccessivamente dolce l’avevano relegato ai ranghi della pasticceria di fascia bassa. Ma negli ultimi mesi la torta è tornata di moda. I pasticceri lo hanno aggiornato. Sui social network troviamo gli indirizzi giusti.

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Questo giovedì, al liceo René Bonnet, a Ramonville, è stato dedicato il flan di pasticceria. Per la prima volta, l’unione dei panettieri e pasticceri artigiani dell’Alta Garonna ha organizzato un concorso per eleggere il migliore del dipartimento. Jean-Pierre Feuillet, il presidente, spiega: “Abbiamo voluto organizzare nuovi concorsi di pasticceria. Il flan è un must. Alla gente piace mangiarlo perché le cose più semplici spesso sono le migliori. Esiste anche la sindrome di Peter Pan, andiamo tornare all’infanzia. Flan è un ricordo.”

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“È un ottimo indicatore del know-how dei pasticceri”

Hanno partecipato 19 candidati. Il 1° premio è stato assegnato ad Angélique Barrau, della pasticceria Georgette, situata nel quartiere Pont des Demoiselles, a Tolosa. La giovane donna si commosse fino alle lacrime. “È incredibile, non ce lo aspettavamo”, ha esclamato il pasticcere. C’è da dire che è un’amante della torta gialla con riflessi ambrati, una “flantofila” come dicono gli addetti ai lavori. “È un ottimo indicatore del know-how di una pasticceria. Richiede solo ingredienti base”, scivolò.

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Angélique Barrau è categorica sulla ricetta per un buon flan: “Prima di tutto, ci vuole un impasto dolce, avverte il vincitore. Poi, ci vogliono degli ingredienti buoni, il burro, la panna, il latte, le uova… Il grasso, ci vuole la vita una consistenza cremosa e un gusto vanigliato, non troppo dolce e non ricopre il flan.”

Al secondo posto troviamo Romain Pastor, della panetteria Magda, di Tolosa; il terzo premio è andato a Laurent Quellelhac di Halle aux Pains. Fare un buon flan non è un gioco da ragazzi!

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