Saint-Quentin-en-Yvelines – Aumento delle vendite fraudolente a SQY

Saint-Quentin-en-Yvelines – Aumento delle vendite fraudolente a SQY
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Diversi comuni di SQY hanno messo in guardia i propri cittadini dall’aumento delle campagne abusive. È il caso di Montigny-le-Bretonneux, che ha comunicato queste pratiche, che riguardano la promozione commerciale per telefono, SMS o anche porta a porta. Procacciamento abusivo che invade la vita quotidiana dei residenti.

“Alcuni individui senza scrupoli sono arrivati ​​addirittura a pretendere di essere incaricati dal municipio con l’obiettivo di offrirvi soluzioni per risparmiare energia o porre fine all’inquinamento acustico. Non hanno alcun legame con la Città. Quindi siate vigili di fronte a questi approcci di vendita abusivi che non si basano su alcuna partnership con un ente pubblico”, avverte il comune.

Per combattere questa piaga, la polizia municipale di Montigny ha creato un modulo ufficiale di richiesta di vendita porta a porta destinato ai venditori che rispettano le regole. Questo modulo è accessibile sul sito montigny78.fr.

Procacciatori non incaricati dai municipi

Anche un altro comune ha messo in guardia i suoi residenti da queste pratiche discutibili. Si tratta di Clayes-sous-Bois, che sul suo sito ha avvisato che “è in corso una campagna fraudolenta per il servizio idrico”, indica una pubblicazione del 9 aprile. Anche qui è scritto: “Il vostro Comune non ne è stato assolutamente informato e non gli ha dato alcun mandato! Dovresti sapere che il municipio non impone alcuna campagna porta a porta al di fuori del censimento della popolazione. L’ultimo censimento è avvenuto nel febbraio 2023”, precisa il comune.

Allora, cosa fare di fronte a questa moltiplicazione? Bisogna rispettare alcune semplici regole, come quella di non far entrare in casa i bagarini, soprattutto se in gruppo. Le persone vulnerabili (anziani, persone con disabilità, donne single, ecc.) devono essere particolarmente vigili perché sono il bersaglio preferito di truffatori e truffatori senza scrupoli.

Inoltre, tutti i venditori diretti devono essere in grado di dimostrare la propria identità professionale, in particolare presentando una tessera professionale che deve includere la ragione sociale (nome, indirizzo) dell’azienda e il nome del venditore.

Infine, “il/i venditore/i diretto/i non può esigere in loco alcuna compensazione finanziaria: assegno (anche non incassato), ordine di bonifico, contanti, ecc. per un periodo di sette giorni (ritiro), anche se la merce rimane presso il domicilio della persona contattata», precisa il comune di Clayes-sous-Bois.

In caso di dubbio, si consiglia di contattare la Polizia Nazionale componendo il numero 17. Se siete stati vittima di una frode, è possibile visitare il sito Clayes-sous-Bois all’indirizzo lesclayessousbois.fr/fr /Prevention, dove sono possibili rimedi vengono comunicati ai residenti

DIRITTI D’AUTORE DELLA FOTO : DISEGNO

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