Torturato e ucciso a Lachine: la giuria delibera, ma ecco cosa non sa

-

I giurati hanno iniziato i loro dibattiti nel processo contro la donna accusata di aver torturato e ucciso un cittadino di Montreal durante una festa con gli amici, ma senza sapere che la polizia aveva scoperto il corpo mutilato in un barile poiché le prove erano state raccolte illegalmente.

• Leggi anche: “Non aveva senso”: testimonia in lacrime un amico della vittima di una “strage” a Lachine

• Leggi anche: Torture e omicidi a Lachine: accusata di crack, credeva che la sua vittima fosse una spia

• Leggi anche: Torture e omicidi a Lachine: un adolescente assassino “non ricorda”

“La corte dichiara inammissibili le prove del ritrovamento del corpo della vittima, comprese le perizie di patologia, chimica, tossicologia e biologia sulla vittima”, ha sentenziato il giudice Daniel Royer lo scorso marzo, poco prima dell’inizio del processo contro Véronique Manceaux il tribunale di Montreal.

E poiché ciò non bastasse, subito dopo il giudice ha escluso “tutte le prove che si trovavano nel garage” dove era stata trovata la vittima, nonché interi passaggi dell’interrogatorio dell’imputato agli inquirenti.

Ma anche senza questi elementi la Corona non si era arresa, tanto che il 38enne imputato è stato sottoposto a processo per l’omicidio particolarmente violento di Jimmy Méthot, avvenuto nel settore di Lachine nel settembre 2021.

Jimmy Méthot, vittima di uno sordido omicidio nel settembre 2021 a Montreal.

Foto presa da Facebook

Ce jour-là, un groupe d’amis s’était réuni chez Manceaux quand une dispute a éclaté, possiblement car Manceaux avait fumé du crack et qu’elle croyait que M. Méthot était un « espion » à la solde de son ex- compagno.

Ucciso e gettato in una botte

Manceaux avrebbe poi picchiato la vittima, prima di servirgli un paté di pollo come “ultimo pasto”, costringendolo a bere un liquido infiammabile. E infine ucciderlo con un coltello, prima di smaltire il cadavere in una botte nel garage della residenza.


Durante la perquisizione di Véronique Manceaux, la polizia si è concentrata su questa scatola di pasticcio di pollo. Secondo la Corona, alla vittima è stato servito un “ultimo pasto” prima di essere uccisa nella residenza.

FOTO FORNITA DALLA CORTE

Ma quello che la giuria non sa è che qualcuno ha denunciato Manceaux alla polizia.

“ [La policière] inizialmente credeva ad una bufala”, spiega il magistrato nella decisione che è stata nascosta alla giuria, poiché acquisita senza mandato di perquisizione.

Sul posto sono intervenuti gli agenti che hanno scoperto “un odore di candeggina”. Poi aprirono la botte.

«Scoprono un individuo la cui morte è evidente», si legge nella sentenza.

Manceaux fu subito arrestato. Solo che il suo interrogatorio è andato male, poiché l’investigatore del caso non ha rispettato i diritti del sospettato.

“La situazione comincia a diventare problematica […] quando il sergente paragona la signora Manceaux a un mostro, un assassino a sangue freddo a cui piace torturare la gente”, osserva il giudice.


Véronique Manceaux

A casa di Véronique Manceaux è stato ritrovato un kit di pronto soccorso con bende sporche.

FOTO FORNITA DALLA CORTE

L’investigatore ha oltrepassato il limite anche quando la signorina Manceaux ha invocato il suo diritto al silenzio. A quest’ultima è stato detto di “smettere di parlare del suo avvocato”, solo per vedersi rifiutare di andare in bagno.

Un processo comunque

Ma nonostante tutto, i signori Jasmine Guillaume e Marie-Claude Bourassa della Corona hanno potuto comunque presentare delle prove, facendo testimoniare le persone presenti sul posto. Un adolescente, condannato per omicidio, si è tuttavia dimostrato riluttante a collaborare, tanto da essere citato per oltraggio alla corte. Ha testimoniato anche la fidanzata del signor Méthot, raccontando quanto accaduto nell’appartamento. Quest’ultimo dovrà comunque essere processato per complicità dopo il fatto.


Véronique Manceaux

Jimmy Méthot, 27 anni, è morto dopo essere stato presumibilmente torturato in una residenza di Lachine nel settembre 2021.

FOTO FORNITA DALLA CORTE

Per la Corona, questo è sufficiente perché la giuria si convinca “oltre ogni ragionevole dubbio” che la signora Manceaux ha partecipato alla morte del signor Méthot e che deve essere giudicata colpevole di omicidio di primo grado e di insulto a cadavere. .

I signori Carl Devost Fortin e Fanie Lacroix della difesa, che erano riusciti a escludere parti importanti del lavoro della polizia, ritengono da parte loro che le prove così come presentate non giustifichino una condanna, per cui puntano all’assoluzione completa.

La giuria potrebbe anche condannare Manceaux per omicidio di secondo grado, omicidio colposo o addirittura aggressione.

Le deliberazioni, che si svolgono in assoluta segretezza, si concluderanno quando i giurati raggiungeranno un verdetto unanime.

Hai qualche informazione da condividere con noi su questa storia?

Scrivici a o chiamaci direttamente al 1 800-63SCOOP.

-

PREV Angoulême. Tra i 300 e gli 800 manifestanti per la mobilitazione del 1° maggio
NEXT Lo sguardo di un Roannais sugli anni ’80