Il 22 aprile la Tunisia ha ospitato il primo incontro consultivo tripartito con Algeria e Libia, rappresentate dal presidente del Consiglio presidenziale Mohamed Younès Menfi. “Un nuovo Maghreb in costruzione”, si legge sulla prima pagina del quotidiano algerino El Watan del 23 aprile 2024, con i tre presidenti che si tengono per mano sulla prima pagina.
La dichiarazione finale dell’incontro dei tre presidenti afferma che Algeria, Tunisia e Libia si trovano ad affrontare importanti sfide alla sicurezza e cambiamenti nella regione. I tre paesi hanno concordato di “formare gruppi di lavoro responsabili del coordinamento degli sforzi volti a proteggere la sicurezza delle frontiere comuni contro i pericoli e le conseguenze della migrazione irregolare, nonché di altre manifestazioni della criminalità organizzata, utilizzando un approccio partecipativo”.
Il quotidiano algerino non manca di sottolineare che questa nuova dinamica è stata lanciata dal capo di Stato algerino, Abdelmadjid Tebboune, con l’obiettivo di trovare un’alternativa al blocco dell’Unione del Maghreb arabo, congelata fin dalla sua creazione nel 1994, soprattutto a causa della la disputa tra Marocco e Algeria sulla questione del Sahara Occidentale.
Questo incontro è stato deciso durante l’incontro tripartito di Algeri, a margine del vertice dei paesi esportatori di gas. El Watan afferma che l’Algeria sta lavorando affinché la Mauritania si unisca a sua volta a questa nuova coalizione maghrebina. Il presidente Tebboune ha inoltre dichiarato alla stampa il 30 marzo che il suo omologo mauritano era stato informato del contenuto delle discussioni svoltesi nella riunione tripartita di Algeri.
Se ufficialmente si spiega che questa nuova alleanza del Maghreb non è diretta contro nessun paese, appare chiaro che il Marocco non farà parte di questo nuovo blocco. Per El Watani tre leader cercano, attraverso questa cooperazione trilaterale, di raggiungere un obiettivo “per compensare la morte clinica dell’Unione del Maghreb”.
