Il Milan e l'Inter condividono lo stadio San Siro, di proprietà della città
Isabella BONOTTO
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Venerdì Inter e Milan hanno respinto il progetto di ammodernamento e ristrutturazione dell'iconico stadio San Siro che condividono, ha annunciato il sindaco della città Giuseppe Sala.
“I due club hanno detto no alla ristrutturazione di San Siro proposta da WeBuild”, ha detto Sala dopo un incontro con i dirigenti dei due club del nord Italia.
“Hanno fornito analisi dettagliate della fattibilità tecnica ed economica e le loro conclusioni sono che questo progetto non può essere realizzato a un costo sostenibile e che non desiderano muoversi in questa direzione.”
Secondo Sala, i due club sarebbero comunque pronti a rilanciare il progetto iniziale di un nuovo stadio nelle immediate vicinanze di San Siro.
“Non partiamo da zero su questo tema, ma c’è resistenza da parte della popolazione locale”, ha sottolineato Sala.
“Devono presentarci un progetto in tempi abbastanza rapidi, ma costruire stadi in Italia non è mai facile, è sempre molto complesso”.
Per aumentare i propri introiti commerciali, entrambi i club, incoronati complessivamente 10 volte campioni d'Europa, hanno annunciato che intendono lasciare San Siro, di proprietà del comune di Milano.
Ufficialmente noto come stadio Giuseppe-Maezza, lo stadio San Siro, da 80.000 posti, è una spettacolare struttura in cemento costruita nel 1926 ma che non soddisfa più le esigenze del club.
Entrambi i club hanno in cantiere anche un progetto per uno stadio.
All'inizio di quest'anno, il Milan ha acquistato un terreno nella periferia di San Donato Milanese, a sud-est della città, come parte di un piano per allontanarsi da San Siro e uscire dai confini ufficiali della città di Milano.
I campioni in carica della Serie A, l'Inter, hanno puntato gli occhi sulle città di Rozzano e Assago, appena a sud di Milano, dopo aver sondato anche la possibilità di costruire su ex aree industriali nella popolosa periferia nord di Sesto San Giovanni.
Nel 2026 San Siro ospiterà la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina.
Dovrebbe essere anche lo scenario della finale della Champions League del 2027, che secondo la stampa italiana potrebbe essere messa in discussione a causa dell'attuale incertezza sul futuro dello stadio.
