Prima della partita Milan-Venezia di ieri sera, Il presidente del Milan Paolo Scaroni è intervenuto ai canali ufficiali del club per fare chiarezza sulle tante indiscrezioni che circolano sullo stadio. IL Corriere della seraL'edizione milanese evidenzia come il dirigente rossonero abbia prima chiuso definitivamente la porta sul progetto WeBuild: “Il risultato non sarebbe mai all'altezza di quello che meritano le società milanesi”.
Ha poi chiarito che tra San Donato e il vecchio progetto del nuovo San Siro, l'attenzione della società in questo momento è rivolta al primo: “La nostra priorità numero uno resta San Donato.”
“Abbiamo chiaro che San Donato sta progredendo e, al momento, è l'opzione che preferiamo.”
Queste affermazioni sono molto chiare, ma resta da vedere se saranno seguite da azioni corrispondenti: troppe contraddizioni e inversioni si sono verificate in questa lunga saga.
Va notato che Scaroni non ha escluso del tutto il progetto originale di San Siro. Corriere sottolinea che un simile progetto potrebbe avvantaggiare Milan e Inter, che hanno tutto l'interesse a costruire in un'area già servita da infrastrutture e trasporti.
Anche il sindaco ne trarrebbe beneficio, perché ciò manterrebbe i club in città. Nel frattempo, il sindaco si è scontrato direttamente con il suo Consiglio Comunale, che di recente ha reagito duramente contro un possibile ritorno al vecchio piano di San Siro, soprattutto da parte della maggioranza e degli ambientalisti. Sala ha affermato: “Polemiche sterili perché il processo è passato per il Consiglio Comunale: invito tutti a non fingere di dimenticare ciò che la politica ha già esaminato. Farò rispettare quanto il Consiglio Comunale ha deciso a seguito del dibattito pubblico.”
I comitati e i gruppi ambientalisti, tuttavia, hanno già programmato il primo incontro di protesta per il 27 settembre, come riportato tramite Notizie di Milano.