Claire Lapeyronie vuole “ristabilire la verità”

Claire Lapeyronie vuole “ristabilire la verità”
Claire Lapeyronie vuole “ristabilire la verità”
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È il turno dell’ex sindaco di Pont-Saint-Esprit Claire Lapeyronie di reagire alla polemica riguardante l’abbandono dell’accoglienza dei medici dipendenti della Regione Occitania da parte del nuovo comune.

Se c’è un argomento che suscita consenso, è il fatto che a Pont-Saint-Esprit mancano medici di base, dato che la cittadina, con 10.500 abitanti, ne ha ormai solo uno. È su come risolvere questo problema che è scoppiata questa settimana una polemica, in seguito all’annuncio da parte del Centro Ospedaliero della costruzione di un centro sanitario nell’ambito del suo nuovo progetto immobiliare, un centro inizialmente previsto per ospitare i medici impiegati dalla Regione.

Ieri, il sindaco Valère Segal ha reagito duramente, accusando, tra gli altri, la direttrice dell’ospedale Valérie Brunier di aver guidato “un attacco frontale del comune di natura politica”e l’ex sindaco Claire Lapeyronie per non aver aderito al Gruppo di interesse pubblico (GIP) della Regione dopo la deliberazione del consiglio comunale del 2022. Più in generale, il sindaco ha ritenuto che l’arrivo di medici nell’ambito del GIP sarebbe costato “100.000 euro all’anno al comune (…) senza alcuna garanzia di avere medici in questi locali.”

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Così, sabato scorso, i due membri eletti del gruppo di opposizione Pont d’abord, Claire Lapeyronie e Christophe Antunes, hanno voluto reagire a “ripristinare la verità”. E, di sfuggita, qualche placcaggio al sindaco, sulla salute ma non solo. Per Claire Lapeyronie, passare attraverso il GIP è stato “una soluzione rapida e duratura”che avrebbe fatto sì che, “Dall’inizio dell’anno scolastico avremmo avuto due dottori e, alla fine, con il centro sanitario cinque professionisti sanitari”. Certamente, ma perché la città non aveva ancora aderito al GIP? “Doveva essere fatto all’assemblea generale del GIP questo autunno, firmiamo quando tutto è a posto, non succede in un batter d’occhio”risponde l’ex sindaco, che respinge ogni accusa di procrastinazione.

Quindi per lei, “La decisione di Valère Segal è un’aberrazione che mette in pericolo la popolazione di Spiripontain.” E questo mentre il sindaco effimero Gérome Bouvier “l’aveva chiamata, dicendole che contava su di lei per attuare questa soluzione.”ricorda Claire Lapeyronie, consigliera regionale. Quindi per lei è chiaro: “il punteggio è cambiato”un’allusione al messaggio di Valère Segal quando assunse l’incarico, affermando che se il direttore cambiava, la partitura, cioè il programma, rimaneva identica. Sapendo che la maggioranza in carica “non ha mai detto durante la campagna che avrebbe rotto il progetto”aggiunge Christophe Antunes, che riprende anche lui l’espressione: “La partitura è cambiata e viene suonata da due strumenti: flauto e cornamusa.”

E, dei famosi 100.000 euro all’anno che sarebbe costato il progetto, “Questa non è la realtàafferma Christophe Antunes. Stiamo parlando di 70.000 euro all’anno al massimo se all’inizio il Pil è in deficit”.che non sarebbe più stato così “entro tre anni, se ci basiamo sui GIP esistenti”aggiunge Claire Lapeyronie. In ogni caso, “70.000 euro sono lo 0,3% del bilancio annuale della città”nota Christophe Antunes. Quanto alla vicinanza tra il direttore dell’ospedale e l’ex sindaco, “ è fantasticato, è un flauto, una cortina fumogena”afferma Christophe Antunes, che ritiene che le osservazioni del sindaco siano intese a “per distogliere l’attenzione dal fatto che hanno ucciso questo progetto sul nascere.”

“Valère Segal è il nuovo becchino di Pont-Saint-Esprit”

Poi i due rappresentanti dell’opposizione hanno affrontato il tema del nuovo collegio, un progetto che Valère Segal “vuole fermarsi”sostengono. Il motivo è il terreno, acquistato per 3,1 milioni di euro, che si dice sia troppo costoso. “Ma un giudice ha deciso il prezzo del terreno, c’è una decisione del tribunaleafferma l’ex sindaco. Questa cifra è a bilancio, la città deve pagarla.” Nel frattempo, Claire Lapeyronie, anche lei insegnante al George-Ville College, invita il sindaco “per visitare il college in modo che possa vedere quanto sia fatiscente.” E, collegando i due casi, l’ex sindaco ritiene che “Valère Segal, fermo tutto, ma non propongo niente! In soli tre mesi, è il nuovo becchino di Pont-Saint-Esprit.” Atmosfera.

Infine, l’ex sindaco torna a “la piccola musica secondo la quale le casse sarebbero vuote”Mentre “il miglior bilancio degli ultimi undici anni, lo abbiamo votato lo scorso marzo”afferma Christophe Antunes. “Il bilancio è stato convalidato dalla Direzione generale delle finanze pubbliche”ricorda Claire Lapeyronie, che ritiene che i suoi successori “Bastava solo srotolare.” “Il bilancio è di 23 milioni di euro, dove sono i soldi?”chiede Christophe Antunes.

Quindi Claire Lapeyronie crede che “Pont-Saint-Esprit sta tornando indietro”sotto la guida di una maggioranza “che spende un sacco di energia in attacchi, in comunicati stampa, energia che dovrebbero dedicare agli Spiripontains.” Ne parleremo più approfonditamente nella prossima puntata, al più tardi durante la seduta del consiglio comunale del 10 ottobre.

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