picco “allarmante” di presenze a Glénan

picco “allarmante” di presenze a Glénan
picco “allarmante” di presenze a Glénan
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18 settembre 2024 alle 16:07 – Modificato: 18 settembre 2024 alle 21:51 da Dolorès CHARLES

Isola di Glenn

Credito: di Yann Launay

È questa la trappola della bellezza dell’arcipelago di Glénan in Bretagna, la massa di turisti che lo scopre ogni giorno e ne calpesta la vegetazione. L’associazione “Résidence nature aux Glénan” presieduta da Vincent Belliard, lancia un SOS per frenare questo sovraffollamento del luogo in piena estate.

Dalla scorsa settimana, il tempo è stato in gran parte soleggiato in Bretagna, e ci sono ancora molti turisti. Sull’arcipelago di Glénan, nel Finistère meridionale, il numero di visitatori in alcuni giorni di settembre è degno del pieno dell’estate, abbastanza da allarmare il presidente dell’associazione “Residenza naturale a Glénan“. Vincent Belliard ritiene che lo sbarco quotidiano di diverse migliaia di persone su un’isola come Saint-Nicolas metta in pericolo l’ambiente. Stiamo raggiungendo le 5.000 persone al giorno e il picco di affluenza inizia sempre prima oggi, per finire sempre più tardi… Non si tratta più di un picco, è un periodo che inizia ad aprile-maggio e, fino ad ora, alla fine di settembre…

Vegetazione “pavimentato

Ci sono ancora due barche piene che sono appena sbarcate. Ciò significa che dopo 50 anni di convivenza sull’isola, possiamo vederla scomparire a occhio nudo… 4-5.000 persone sul ponte per 30 anni hanno lasciato un’impronta, e si è depositata. Questo può far rotolare giù la sabbia. Ci troviamo di fronte al versante meridionale dell’isola, oggi, dieci anni fa, c’era un metro di vegetazione e poiché ogni giorno viene calpestata dalla gente, oggi è terra.

Vincent Belliard, presidente dell’associazione “Residenza naturale a Glénan”
Vincent Belliard, presidente dell’associazione “Residenza naturale a Glénan”

Credito: di Yann Launay

“Dobbiamo abbassare la pressione. Luglio, agosto, non è più possibile!”

Vincent Belliard e la sua associazione non chiedono il blocco dell’arcipelago, ma si aspettano misure da parte delle autorità pubbliche, in particolare dalla prefettura e dal comune.A loro viene chiesto un piccolo sforzo, vale a dire quello di abbassare la capacità di carico, fissata a 1100 persone al giorno al massimo nel 1968-1970 nello studio richiesto all’epoca dalla prefettura. Siamo qui per vivere insieme, pescatori, turisti, diportisti, residenti… Siamo isolani, isolani… Siamo qui per accettare tutti ma dobbiamo abbassare la pressione. Luglio, agosto, non è più possibile.”

Vincent Belliard, presidente dell’associazione “Residenza naturale a Glénan”
Vincent Belliard, presidente dell’associazione “Residenza naturale a Glénan”

Credito: di Yann Launay

“Non ti dirò di stabilire delle quote…”

Sono in corso discussioni, ma non è ancora prevista la fissazione di un numero massimo di visitatori al giorno, come a Bréhat.

Il sindaco di Fouesnant-Les Glénan non nega il problema, ma per Roger Le Goff la situazione non è poi così critica. “Ci sono persone, tante, tra il 15 luglio e il 15 agosto. Questo periodo che ci interroga è un periodo in cui dobbiamo riflettere un po’ su come regolare questa presenza. Non vi dirò di stabilire delle quote. È una riflessione che abbiamo con i Servizi dello Stato, in particolare con il prefetto del Finistère, e con i servizi DREAL. È una decisione che deve essere collegiale… Non vogliamo creare un santuario. Non voglio che sia qualcosa di verticale, che discende dalla tecnocrazia, quando per anni e anni ci siamo presi cura di questo sito.”

Il sindaco di Fouesnant-Les Glénan, Roger Le Goff
Il sindaco di Fouesnant-Les Glénan, Roger Le Goff

Credito: di Yann Launay

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