“Il centro commerciale non riaprirà, è un disastro”

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I gendarmi della compagnia Meylan, e in particolare gli investigatori della brigata di ricerca, continuano le loro indagini per determinare l’origine e le circostanze del gigantesco incendio che non solo ha distrutto diciassette case ma ha anche bloccato l’attività di sette imprese a Montbonnot-Saint -Martino.

Secondo il sindaco, una cinquantina di professionisti sono così costretti alla disoccupazione tecnica a tempo indeterminato ma che già sappiamo sarà lunga. Sono interessati una filiale della banca Crédit Agricole, un ristorante giapponese, una panetteria, un salone di bellezza, un negozio di ottica, una brasserie e un fruttivendolo.

“Come sempre dovremo attendere le valutazioni degli esperti prima di avviare i lavori di ricostruzione. Questo centro commerciale non riaprirà, è un disastro per la città”, ha lamentato il sindaco Dominique Bonnet.

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Immagini della videosorveglianza consegnate agli investigatori

“Tutto è chiuso e i locali commerciali sono stati messi in sicurezza con transenne per evitare danni ancora maggiori. Perché resta il rischio di crollo, essendo la soletta indebolita dal calore e dal peso dell’intelaiatura e delle tegole cadute su di essa…”.

I commercianti, come i residenti interessati, hanno tutti sporto denuncia alla gendarmeria e “le immagini della videosorveglianza del Comune ma anche quelle del negozio Union Primeur e della residenza per anziani Nohée sono state consegnate agli inquirenti che le studieranno attentamente per cercare di ricostruire la situazione”. determinare cosa sarebbe potuto succedere”, ha spiegato Dominique Bonnet. Aggiungendo però che “sul retro dell’edificio (dove è scoppiato l’incendio, ndr), non è presente alcuna telecamera poiché si tratta di una parte privata che non può essere filmata in nessun caso”.

#French

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