Riassumendo: positivo alla cannabis e patente sospesa, ha falciato mortalmente un motociclista a Cambron

Riassumendo: positivo alla cannabis e patente sospesa, ha falciato mortalmente un motociclista a Cambron
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“Mi dispiace per la famiglia, mi biasimo terribilmente”, confida l’imputato. Un uomo di 39 anni è stato processato questo giovedì pomeriggio ad Amiens per aver provocato un grave incidente stradale a Cambron, vicino ad Abbeville, il 9 settembre 2023. L’automobilista, positivo alla cannabis, guidava nonostante la patente sospesa.

Quel giorno, sulla D925, l’automobilista, con gli occhi incollati al GPS del cellulare, svolta per imboccare la rampa di accesso all’autostrada A28. Di fronte arriva una moto, guidata da un uomo di 26 anni. Il motociclista non è riuscito a evitare l’impatto e ha colpito violentemente la parte anteriore del veicolo. È stato portato in ospedale ma è morto poco dopo, il suo passeggero è rimasto gravemente ferito.

“La mia vita è rovinata”, dice la madre della vittima

All’udire, l’automobilista lo riconosce, fuma cannabis. Oltretutto la sua patente è stata sospesa per alcuni mesi. Se non aveva bevuto prima di mettersi in viaggio, lo aveva fatto qualche giorno prima. “Stavo andando a un torneo di calcio con mio figlio. L’ho preso ma non avrei dovuto“, assicura al bar.”Ci sono voluti un morto e un ferito grave per dirti che era pericoloso?“, chiede il presidente. L’uomo abbassa la testa.

Parla la madre della vittima foto di suo figlio in mano. “Questo è il mio bambino, che non rivedrò mai più. La mia vita è rovinata. Avrebbe potuto uccidere suo figlio, il mio non c’è più“L’avvocato della famiglia, Jérôme Crépin, è arrivato sul posto, per caso, poco dopo l’incidente.”In questo caso è un susseguirsi di disprezzo ed errori che portano alla morte“, crede. Ricorda che l’incidente è avvenuto il “477 metri di rettilineo“, di “tempo magnifico, vista completamente libera“. Il pubblico ministero chiede tre anni di reclusione, di cui uno chiuso.

Un anno di prigione

L’avvocato dell’imputato, Maître Rose-Marie Capitaine, assicura che il suo cliente “si rende conto della disgrazia che ha causato“È stato anche ricoverato due volte in ospedale psichiatrico ed è soggetto a monitoraggio regolare”.Porterà sempre con sé le disgrazie di questa famiglia.L’uomo è stato infine condannato a cinque anni di carcere, quattro dei quali sospesi in libertà vigilata..

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