si incontrano a Sabaillan grazie a un libro

si incontrano a Sabaillan grazie a un libro
si incontrano a Sabaillan grazie a un libro
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l’essenziale
Dopo la pubblicazione del suo libro “Dietro la porta, una storia, un destino”, Michelle Tajan, di Sabaillan, ha permesso un incontro insolito, una storia di Natale.

Michelle Tajan, editorialista legata al suo villaggio adottivo Sabaillan, non può crederci. La Charentaise trasformata in Gersoise, raggiante, racconta quella che per lei è una vera storia di Natale.

Il libro in cui Michelle Tajan ripercorre il viaggio di un’ex combattente della Resistenza della Somme, Josiane Einstein-Dairin (“Dietro la porta, una storia, un destino”), ha attirato l’attenzione di un accademico ventenne di Tolone, Neo Verriest. Studia per una laurea in storia all’Università di Grenoble-Alpes.

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Un articolo

In quest’anno 2024 ha scelto di scrivere un libro di memorie sulla Resistenza e sulle donne deportate a Ravensbrück e ancora in vita. È il caso di Josiane Einstein-Dairin, centenaria, che va in pensione con la figlia a Sabaillan. Nelle sue ricerche, Néo Verriest si è imbattuto in un articolo su di lei pubblicato da “La Dépêche du Midi” nel Gers. Questo romanzo di vita lo tocca e decide di incontrarla.

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L’incontro

Michelle Tajan dice: “Scambiamo alcune e-mail per organizzare questo incontro. Vuole realizzare un’intervista da inserire nella sua tesi e continuare la sua ricerca, progettando di fare una tesi sulle donne di Ravensbrück e il 16 dicembre, alle 16, Néo è arrivato con la sua macchina fotografica e un amico, ha messo l’audio Al tavolo della signora Einstein-Dairin e con domande brevi e semplici, le ha fatto rivivere il suo tragico viaggio nel campo. Josiane fece scorrere gentilmente i suoi ricordi. Il colloquio è durato un’ora e mezza.

Il giovane ha promesso di rimanere in contatto. Michelle Tajan ammette: “Sono orgogliosa di aver permesso l’incontro tra una grande signora, ex combattente della Resistenza e deportata di Ravensbrück, e un giovane accademico del Sud-Est della Francia grazie al mio libro”.

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