In un romanzo virtuosistico, l’autore racconta l’inizio e la fine di una coppia.
Qui e altrove. Dalle esperienze personali, costruisce opere di attrito. In ciascuno dei suoi romanzi mette la penna sul fuoco. La sua materia intima viene trasformata, elusa, metamorfizzata, rivelata da uno stile incisivo. Tutta la sua opera di scrittore ci permette di vedere il suo paesaggio sensibile. Camille Laurens, membro della giuria del Premio Goncourt, è stata ingiustamente sospettata, nel 2021, di un conflitto di interessi. Il filosofo François Noudelmann, suo compagno all’epoca, si ritrovò nella prima selezione per il premio e lei dedicò una rubrica negativa a “La Postcard”, di Anne Berest, in concorrenza con lui. Camille Laurens ha trasposto alcuni elementi della vicenda in “La tua promessa”. Il dietro le quinte della creazione è sempre affascinante, per coloro che sono interessati al funzionamento delle cose. Ma in “Your Promise” la realtà viene riprodotta, ricreata. L’autore ha composto un romanzo virtuosistico, con cacce al tesoro e trappole, sugli impasse del falso amore.
Il resto dopo questo annuncio
2014. L’autobiografo e il burattinaio. Claire Lancel (scrittrice riconosciuta) e Gilles Fabian (regista teatrale) si innamorano. Diventano una coppia. Sono già genitori e sperano di invecchiare insieme. Crede nel sesso e nell’amore; vuole avere successo e brillare. Le sue frasi preferite: “Non voglio soffrire” e “non è colpa mia”. Nel 2015 hanno acquistato una casa a Hyères. Sarà teatro di un dramma, che si aprirà con un processo nel 2019. Quando le cose hanno iniziato ad andare fuori strada tra loro? Quando le suggerì di scrivere una recensione negativa su una personalità, scatenando un linciaggio mediatico; quando iniziò un’analisi con una psicologa che parlò di lei come di una “madre tossica”; quando andava a lavorare all’estero; quando si impegnò a scrivere un racconto, ponendosi in rivalità con lei; quando ha iniziato a tradirla.
“La tua promessa” è anche una riflessione sul corpo e sul male
Camille Laurens moltiplica le voci, le scene, i luoghi. Andiamo avanti con il narratore, andando costantemente avanti e indietro. Il rapporto tra Gilles Fabian e Claire Lancel: ci crediamo, ne dubitiamo, non ci crediamo più, capiamo. Le parole si muovono verso l’illuminazione. La negazione ha dettato legge. Ad un certo punto, dovrai scegliere tra verità e amore. “La tua promessa” è anche una riflessione sul corpo e sul male. La fragilità dell’età, la fragilità dell’anima. È un narcisista che non vuole dare nulla per paura che non gli venga restituito; è un’ossessiva che vuole dare tutto nella speranza che le venga restituito. Si rifiuta di soffrire; ha paura di deperire. Raramente abbiamo analizzato così bene i meccanismi dell’amore perverso maschile. “Sedurre, ridurre, distruggere. » Claire Lancel si renderà colpevole di una storia in cui l’inconscio è la forza trainante. Il fiore della mimosa, simbolo dei diritti delle donne, ha un ruolo importante nella trama.
L’autore usa ironia e lucidità. Perché questo romanzo su di lui diventa un romanzo su di lei. Perché il narratore si perde nella ripetizione? Sceglie gli stessi uomini infelici, accusandolo di non sapere come renderli felici. Alla fine, una domanda: “Era amore ciò che abbiamo vissuto?” » Nella “La tua promessa” tutto riecheggia. Devi finire dall’inizio. Una cena in riva al mare. Stanno bene insieme. Amore mio, amore mio, amore mio. Gilles Fabian ha detto a Claire Lancel: “Vorrei che tu promettessi di non scrivere mai su di me. » L’amante giura, in tutta sincerità. La felicità non ha storia. “La tua promessa” è un romanzo crudele e bellissimo. La donna continuerà ad amare, a vagare. L’amore ha storie. La letteratura qui è una promessa mantenuta.