Alan Moore, lo sceneggiatore di Dall’inferno E V per Vendettadecisamente scrittore, inaugura una saga “urban fantasy” ambientata in una versione alternativa, parallela e un po’ gonfia di Londra.
Hai letto Meditazioni per le strade delle metropolidi una lunga ma strana passeggiata per Londra, di un libro scritto dal reverendo Thomas Hampole? Ovviamente no, da allora questo testo immaginario non esiste -è appena menzionato in una notizia, Camera arredata in modo confortevolescritto da qualcun altro. Questo libro che non esiste, il giovane Dennis Knuckleyard, che vive e lavora nel 1949 in una libreria di seconda mano della capitale inglese, ne ha una copia peròche ha appena dissotterrato da un bibliofilo anche lui molto strano ed estremamente paranoico, e per una buona ragione: sa che questo libro, che non dovrebbe esserlo, lo ha trovato nel “Grande Quando”, una versione parallela di Londrain un’altra dimensione e in un’altra realtà che fino ad ora era accessibile solo a pochi. Una Londra dove il tempo è stato abolito, dove tutte le epoche si mescolano e dove il meraviglioso si confronta costantemente con la realtà. Ecco, questi sono gli Arcani, entità simboliche potenti e spesso dannoseche regnano sulla città e sulle sue parti inferiori. Chiamato a riportare indietro questo libro che non avrebbe mai dovuto lasciare il Grande Quando, Dennis, accompagnato da una piccola truppa iconoclasta quanto questo Grande Quando stesso, si propone di attaccare questo Nuovo Mondo che ora minaccia l’Antico. Di questa ricerca attraverso “ le vertebre segrete della città« sous « la luce morente della magia inglese »avremo, solo dopo quasi 400 pagine, una prima impressione già complessa. Questo Grande quando è solo il primo volume di un’ambiziosa saga fantasy che ne includerà almeno cinque, chiamati Londra lunga di Alan Moore, più inglese, feroce e impertinente che mai. Un riassunto perfetto delle sue ossessioni, della sua follia creativa e della sua incapacità di mantenere le cose semplici. E destinato a diventare, chissà, la nuova saga fantasy inglese che l’intrattenimento globale chiede.
Meno non è Moore
Per gli intenditori e i fan di Alan Moore, nessuna sorpresa e solo felicità: l’uomo che per 30 anni ha rivoluzionato il fumetto per adulti con “one shot” diventati cult, resta fedele a se stesso affrontando questa volta la letteratura fantasy. Troviamo lì le sue ossessioni londinesi (Jack Lo Squartatore non è lontano), il suo linguaggio raffinato, il suo gusto per l’oscurità, gli intrighi labirintici o la psicogeografia, il suo umorismo feroce e i suoi riferimenti molto britannici a Moorcock, Catling o Orwell. Per tutti gli altri, questo Grande quando si legge come una sorprendente miscela di erudizione ed elementi presi in prestito sia da Harry Potter che dal multiverso Marvel. Nessuna sorpresa quindi che si tratti della casa editrice Bloomsbury, già editrice di Harry Potterche ha firmato il contratto di Moore: intende trovarlo Grande quando il suo nuovo grande franchise.