Musicista e botanico, Valladier Robert Portal dedica un’opera alle erbe

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Il suo amico naturalista Richard Bernaer parla di Robert Portal come di un “viaggiatore stazionario”. Quest’ultimo è abituato alle monografie botaniche in cui descrive con raro dettaglio le piante di terre lontane dove non visiterà mai. Robert Portal ha appena lasciato la sua nativa Vals-près-le-Puy e la piccola casa familiare con le persiane grigie in rue Louis Brioude.

Robert Portal, l’“eco-friendly” che incontriamo spesso in bicicletta tra Vals e Le Puy, occhiali da sole sul naso, capelli grigi mossi dal vento. Ma anche il musicista appassionato di Django Reinhardt. Chi ha dimenticato l’esperienza di Newtone, il gruppo da lui formato con il fratello ormai defunto Henri-Claude? Il duo di chitarristi ha prodotto diversi dischi con l’aiuto di Franck Lhermet per la registrazione e il missaggio.

Una tredicesima opera con prefazione di Maryse Tort

Robert Portal è quindi appassionato anche di botanica. Il suo piacere colpevole sono le erbe. Ha appena pubblicato un lavoro molto dettagliato sul “genere Avena nel mondo”, dopo altri studi: Bromus dalla Francia, Festuca dalla Francia, e perfino il genere Phalaris. È libero, Robert, vogliamo canticchiare. Perché da oltre trent’anni “viaggia” con il vento, giocando con le spighette. La sua tredicesima opera è preceduta da Maryse Tort, famosa botanica dell’Università di Clermont-Ferrand. L’opera è il risultato di diversi anni di lavoro, principalmente a partire dal 2017.

Avena come…avena annuale. Stiamo parlando dell’avena selvatica, che è molto più diffusa nel bacino del Mediterraneo che in Europa, in Marocco in particolare. “Si dice che l’avena abbia avuto origine nella mezzaluna fertile. Si diffondono sotto l’influenza umana”, spiega Robert Portal. Anche i botanici marocchini sono venuti a Vals per incontrare l’uomo che ha dedicato gran parte della sua vita alle piante del loro paese e per scambiare informazioni sulle rispettive ricerche. I marocchini gli portarono 280 esemplari che avevano raccolto. La loro missione è finanziata da un’organizzazione di difesa ambientale con sede a Missour, l’Emirates Center for Wildlife Propagation (ECWP).

Insieme al grano, all’orzo, alla segale e al riso, l’avena è uno dei cereali coltivati ​​più utilizzati in Eurasia. “L’umanità deve molto a queste erbe che entrano nella dieta da cereali più grandi, indotte dalla modificazione delle specie selvatiche. Tracce di coltivazione di grano e orzo sono state trovate in siti archeologici, ma sembra che le forme coltivate di segale e avena siano più recenti», precisa Robert Portal.

L’autore aveva già una grande quantità di informazioni. Si fece prestare anche degli erbari e compì indagini approfondite. Richard Bernaer evoca ancora il piacere irresistibile della monografia come “un godimento quasi maniacale di voler abbracciare tutto di un argomento, senza omettere una sfaccettatura, senza perderne una briciola”.

Ad ogni pianta è dedicata una pagina. L’autore ha individuato una quarantina di specie. Il lettore ha una storia, una descrizione dei generi, dei gruppi, delle serie, dei taxa. Il tutto corredato da tantissime informazioni: abbreviazioni, acronimi dell’erbario, edizione, cronologia, lessico, nomenclatura, sinonimi, ibridi… È difficile identificare certe avene basandosi solo su criteri morfologici. “Per una corretta identificazione ciò comporta la necessità di ricorrere a conte cromosomiche, analisi del cariotipo, ibridazioni sperimentali” precisa Robert Portal.

Le sue descrizioni dettagliate si riferiscono a disegni a china, o talvolta a colori, il che rende la monografia nel complesso molto accessibile. L’autore afferma inoltre di essere più un artista che uno scienziato. Per quanto incredibile possa sembrare, Robert Portal è in contatto con botanici di tutto il pianeta. Le sue descrizioni sono il risultato, ad esempio, di fruttuosi scambi con specialisti, come Gideon Ladizinsky, genetista e Valéry Malécot, insegnante-ricercatore, esperto di nomenclatura sistematica. Robert Portal pubblica anche i risultati delle osservazioni derivanti dalla coltivazione nel suo orto a Vals. Ha accesso ai database di numerosi centri di ricerca senza avere internet a casa. Deve passare per il centro del quartiere Val Vert, anche solo per ritirare le sue email.

Un meraviglioso narratore

“La pazienza e il tempo valgono più della forza o della rabbia” potrebbe essere il motto di Valladier. Soprattutto non immagini che la tecnologia digitale sia per lui un ostacolo. È soprattutto una scelta di vita.

“Avena” rappresenta un inno alla biodiversità, allo stesso tempo il libro riconcilia chi a scuola e all’università è stato a lungo in disaccordo con le scienze naturali. Robert Portal è un meraviglioso narratore.

Non resistiamo alla tentazione di raccontarlo, che dimostra che possiamo rischiare la vita per passione. L’Avena damascena o avena di Damasco è stata descritta nel 1972 da Tibor Rajhathy. Robert Portal racconta la sua disavventura mentre il botanico si trovava in uno uadi 60 km a nord della capitale siriana. Dopo aver raccolto le piante, è stato circondato dai soldati siriani che hanno confiscato tutta la sua attrezzatura. All’arresto sono seguiti due giorni di fermo di polizia. Solo dopo l’intervento dell’ambasciata canadese (il botanico era canadese) è stato possibile liberarlo con l’obbligo di lasciare immediatamente la Siria. Robert Portal dice: “Per fortuna si è preso cura di mettere dei semi in tasca. Tornato in Canada, li coltivò. Le piante di queste colture in serra venivano usate come tipo. Olotipo e isotipo sono conservati in un erbario a Ottawa. Le Valladier stesso le coltivava nel suo giardino.

Nella sua prefazione, Maryse Tort indica: “Coniuga un grande rigore scientifico con una rappresentazione la cui qualità artistica, associata alla ricchezza documentaria, lascia il lettore senza parole per l’ammirazione”.

Libro. Il genere Avena nel mondo di Robert Portal – 232 pagine, formato 21 x 29 cm al prezzo di 45 euro. Per ordinare presso l’autore, 16 rue Louis Brioude a Vals-près-le-Puy. Tel: 04.71.09.57.65.

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