Le sparizioni di ragazze (pre)adolescenti hanno fatto notizia negli ultimi mesi. I predatori sono in agguato. Ma non sempre. Ci sono anche le fughe, sintomi di infelicità di cui tenere conto.
Questo nuovo romanzo di Muscadier affronta con sensibilità e delicatezza questi handicap che insorgono nella tarda infanzia. Niente è meglio, il più delle volte, della finzione per sensibilizzare un pubblico (pre)adolescente su ciò che può accadere a certi loro coetanei.
Zoé, 11 anni, vive in una famiglia felice. Nessuna tempesta viene a disturbarlo. È interessata al ragazzo più bello della sua classe. L'anno prossimo ci saranno le scuole medie. È una fan di Vianney. Va tutto bene.
Quella notte si sveglia all'improvviso. Sta per riaddormentarsi, quando sente i suoi genitori parlare in cucina al piano di sotto con sorprendente intensità. Avvicinandosi discretamente, ascolta la loro conversazione. Sua madre piange e suo padre continua a leggere e rileggere ad alta voce il rapporto del professor Sfwan: “coloroide netto”.
Da questo termine barbarico capisce solo una cosa: perderà la vista entro tre mesi.. Tornata nella sua stanza, stila poi in gran segreto una lista dei suoi desideri: sei desideri che vuole realizzare prima di perdere definitivamente la vista.
Nei quattro giorni successivi porterà a termine la missione che si è assegnata.. Senza dire niente a nessuno, se ne andrà. La sua fuga, ne è consapevole, devasterà di preoccupazione la sua famiglia. La polizia seguirà le sue tracce, arrivando subito dopo che avrà fatto il passo successivo.
Il tempo però sta scadendo. Perché un trapianto di cornea è possibile, ma è realizzabile solo in breve tempo. Zoe non lo sa. Il lettore viene trasportato in un road movie marsigliese. Da questo rito di iniziazione che si è prefissata uscirà cresciuta. Ma ne uscirà guarita? Il lettore lo scoprirà da solo.
Questo articolo fa parte della sezione “Libro Aperto”.
È firmato Jacques Trémintin
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