CRITICA – Lo scrittore e il designer ci propongono una passeggiata nella capitale algerina. Un’emozione forte, in risonanza con l’attualità.
C’è un’emozione speciale da leggere oggi Teoria di Algeriil bellissimo vagabondare di Sébastien Lapaque illustrato dai lineamenti di Jacques Ferrandez, pittore e designer nato nella capitale algerina. Emozione particolare perché non possiamo liberarci di quanto sta accadendo in questo momento con il triste deterioramento delle relazioni franco-algerine. Triste e serio: Boualem Sansal è imprigionato ad Algeri, e Kamel Daoud, vincitore del Goncourt 2024, che aveva prefato Suite algerinede Ferrandez, probabilmente non potrà mai tornare nel suo paese natale.
Conosciamo Sébastien Lapaque, il nostro collega di Figaro letterario, per la sua passione brasiliana. Forse alcune persone non sanno che è una delle migliori guide di Algeri. È stato lì spesso, sa tutto della città e molto del paese, della sua storia, della politica contemporanea, nonché della musica e della letteratura. Suo Teoria lo illustra meravigliosamente. Inoltre, entriamo nel libro attraverso un cantante…
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